“E’ giusto che ci venga data questa possibilità”, “un grande passo in avanti”, “ma bisogna ancora fare tanta strada”. La comunità LGBT di Napoli, riunita oggi in città per l’Onda Pride, accoglie con favore l’iniziativa annunciata nei giorni scorsi dal sindaco Luigi de Magistris: a Napoli potranno essere registrati all’anagrafe i matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso. “Avrà degli effetti concreti – dice il primo cittadino – si potrà, tra l’altro, partecipare alle graduatorie per i servizi sociali o per gli alloggi popolari. Quindi avrà delle ricadute immediate”. Eppure, la strada per il riconoscimento pieno dei diritti della comunità LGBT è ancora lunga, come ammette Lia, all’anagrafe Ottavio: “Vorrei che il nome Lia sia sui documenti. Fin quando esisterà il Pride non ci saranno pieni diritti per noi” di Andrea Postiglione
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