I Ticos battono 6-4 la nazionale di Santos dopo i calci di rigore all'Arena Pernambuco di Recife e si qualificano per la prima volta ai quarti di finale di un Mondiale. Sabato prossimo a Salvador sfideranno l'Olanda
Chi l’avrebbe mai detto. Alla vigilia era la vittima sacrificale del Girone D, poi quel girone lo ha vinto. Prima degli ottavi non era la sola sorpresa del Mondiale, ora è ai quarti e diventa un fenomeno da studiare. La Costa Rica è nella storia: i Ticos battono 6-4 la Grecia dopo i calci di rigore all’Arena Pernambuco di Recife e si qualificano per la prima volta ai quarti di finale di un Mondiale. Sabato prossimo a Salvador sfideranno l’Olanda. I centramericani, in vantaggio al 52′ con Ruiz, restano in dieci al 67′ (espulso Duarte) e si fanno raggiungere sull’1-1 al 91′ da Papastathopoulos. Si va ai rigori ed è Keylor Navas, già protagonista durante i 120 minuti con almeno tre interventi miracolosi, a indossare i panni dell’eroe nazionale parando il tiro di Gekas, unico errore della serie. Il penalty decisivo che manda in estasi la Costa Rica è firmato da Umana.
L’Arena Pernambuco di Recife ospita l’ottavo di finale di Brasile 2014 che nessuno, alla vigilia, avrebbe mai potuto immaginare. Lo spettacolo non è certo dei migliori e nella prima frazione il pubblico si scalda solo al 37′ quando Salpingidis, servito da un cross perfetto di Holebas dalla sinistra, colpisce a botta sicura ma trova la miracolosa risposta di Keylor Navas. Prima dell’intervallo non succede più nulla e le due squadre tornano negli spogliatoi tra i fischi del pubblico.
La musica non cambia nemmeno a inizio ripresa, ma alla prima fiammata (52′) la Costa Rica passa in vantaggio: Bolanos serve al limite dell’area Ruiz che, senza troppa convinzione, lascia partire un piattone rasoterra di sinistro che si infila nell’angolino. Karnezis, come tutta la difesa greca, resta immobile e Ruiz (già giustiziere dell’Italia) può festeggiare il suo secondo gol a Brasile 2014. La Grecia accusa il colpo, ma a dare una mano alla squadra di Santos ci pensa Duarte che, già ammonito, stende ingenuamente Holebas sulla trequarti e rimedia il cartellino rosso (67′). Quando sembra non esserci più speranza per gli ellenici, ci pensa Papastathopoulos al 91′ a tenere in vita i suoi: Gekas spara col destro, Keylor Navas respinge e il difensore del Borussia Dortmund, di stinco, insacca la rete dell’1-1. E prima dei supplementari Mitroglou ha sulla testa la palla dell’incredibile 2-1, ma Navas è reattivo e alza in corner.
Forte della superiorità numerica, è la Grecia ovviamente a spingere di più nel tentativo di trovare il secondo gol. La Costa Rica si difende coi denti e gioca col cronometro: evidente la volontà dei Ticos di giocarsi tutto ai rigori. Squadre stremate, ma la palla gol clamorosa capita sul destro di Mitroglou che, su sponda di Gekas, colpisce col destro ma trova ancora sulla sua strada lo splendido Keylor Navas. Si va ai rigori. Prima, però, l’arbitro australiano Benjamin Williams espelle per proteste il ct della Grecia Fernando Santos. Dal dischetto la Costa Rica è infallibile: segnano Borges, Ruiz, Gonzalez, Campbell e Umana. Fatale ai greci l’errore di Gekas, il cui destro viene respinto da un eroico Navas. Alla fine piangono tutti: i costaricensi di gioia, i greci per la disperazione.