Videogiochi nel cortile di un ateneo. Da provare e studiare, ma anche stand in cui fare colloqui con le principali aziende produttrici del settore. Succede all’università Statale di Milano, che ospita “New Game Designer 2014”, manifestazione giunta alla quarta edizione e dedicata al settore che nel nostro Paese, dal 2011, ha superato il fatturato del cinema nelle sale.
I dati sono quelli dell’Aesvi, l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi: “Per quanto riguarda le vendite, l’Italia ha superato la Spagna, conquistando il quarto posto nella classifica dei mercati europei. Il segmento delle nuove piattaforme, online e mobile avrà un impatto sempre più importante sullo sviluppo dell’industria nazionale” (Ottavo rapporto annuale sullo stato dell’industria videoludica in Italia). Sarà possibile seguire un’analisi aggiornata del settore, a partire dalle 17.30 all’università Statale di Milano (via Festa del Perdono) o in diretta streaming.
L’ateneo milanese, dal prossimo anno, avrà anche un percorso di studi dedicato agli aspiranti “game designer” (progettazione di videogiochi) e “game programmer” (programmazione di videogiochi). “E’ una laurea magistrale in informatica, con un pacchetto di esami ‘complementari’ dedicati ai videogiochi”, spiega Dario Maggiorini, co-fondatore con Laura Anna Ripamonti del laboratorio Pong, dedicato alla ricerca sull’intrattenimento video-ludico.
All’interno del percorso di studi, ci saranno corsi di geometria computazionale, programmazione grafica per il tempo reale e infrastrutture per i giochi online (quest’ultimo in inglese). A collaborare per la realizzazione della laurea magistrale, anche Ubisoft, casa di produzione francese che opera in 17 Paesi. Proprio per Ubisoft, hanno lavorato due giovani programmer formatisi nel laboratorio Pong della Statale, che hanno poi partecipato alla realizzazione di Watch Dogs, l’ultimo videogioco creato della multinazionale francese, lanciato sul mercato a fine maggio e attualmente ancora in testa alla classifica di vendita per videogiochi per pc in Italia.
La convinzione dell’ateneo è quella trovare, in un settore in ascesa, un’occupazione ai suoi iscritti, come recita il video di presentazione della laurea magistrale. Uno spot, sullo stile dei tanti trailer che anticipano l’arrivo sul mercato di un nuovo prodotto: “Hai la passione per i videogiochi? Hai mai pensato di farne un lavoro?”. Dal 2011 a oggi, degli studenti che si sono laureati in Informatica in Statale seguendo una tesi focalizzata sui videogiochi, circa il 66% si è collocato in Italia o all’estero nel settore videoludico.