Finisce 2 a 1 e il Belgio battendo gli Stati Uniti all’Arena Fonte Nova di Salvador staccano un biglietto per i quarti di finale dove incontreranno l’Argentina di messi e compagni. Un traguardo che i Diavoli Rossi non raggiungevano da Messico ’86. La squadra di Wilmots trova sulla sua strada un Howard insuperabile e riesce a sbloccare la partita solo ai supplementari: al 93′ apre De Bruyne, al 105′ raddoppia Lukaku. Gli Usa di Klinsmann non mollano, accorciano le distanze con Green (107′) e sfiorano più volte il clamoroso 2-2. Ma il Belgio resiste e brinda a una qualificazione meritata: sabato a Brasilia se la vedrà con l’Argentina di Messi.
LE PAGELLE
Lukaku 8 –Delusione nella fase a gironi, bacchettato da Wilmots e poi lasciato in panchina per far giocare la rivelazione Origi: al 90’, dopo che il gioiellino del Lille ha dato tutto trovano sempre davanti a sé Howard, il numero 9 del Belgio entra e ci mette pochi secondi a cambiare il volto del match. Azione personale travolgente che manda in rete De Bruyne e sinistro di potenza al 102’ che infila l’amico Howard.
De Bruyne 7,5 – In attesa di ritrovare il migliore Hazard, oggi più utile in fase difensiva, Wilmots si gode il gioiellino del Wolfsburg, vero metronomo della manovra dei Diavoli Rossi: testa alta, personalità e leadership. In più, la rete che spiana la strada al Belgio e passaggio delizioso per scatenare la brutalità di Lukaku.
Howard 7,5 – Contro il Belgio c’è un “sergente di ferro” a difendere la porta degli Stati Uniti, nel senso che per 90’ sembra imperforabile alle bordate dell’attacco dei Diavoli Rossi. Da applausi la parata con la punta del piede col quale mette fuori, al minuto 76, la conclusione di Mirallas.
Yedlin 7 – Su Google impazzano le foto delle improbabili creste di questo difensore classe ’93: dopo il match perfetto giocato contro il Belgio, il terzino dei Seattle Sounders dovrà cominciare a cercare un parrucchiere all’altezza anche nel Vecchio Continente, visto che a breve lo vedremo probabilmente giocare nei campionati che contano
Witsel 6 – Gioca in ogni ruolo contemplabile per un centrocampista: mediano, trequartista, mezzala, fa poca differenza. Decisivo in mezzo al campo
Wondolowski 5,5 – Con un cognome così la lingua rischia di annodarsi, ma lui se la mangia letteralmente quando a tempo scaduto ha la possibilità di portare gli Stati Uniti ai quarti di finale. Ma il piatto destro dell’attaccante dei San Jose Earthquakes finisce sugli spalti
IL TABELLINO
BELGIO-USA 2-1 dts
MARCATORI: 93′ De Bruyne (B); 105′ Lukaku (B), 107′ Green (U).
BELGIO (4-2-3-1): Courtois sv; Alderweireld sv, Kompany sv, Van Buyten sv, Vertonghen sv; De Bruyne sv, Fellaini sv; Hazard sv (112′ Chadli sv), Mertens sv (61′ Mirallas sv), Witsel sv; Origi sv (92′ Lukaku sv). A disp.: Bossut, Mignolet, Ciman, Lombaerts, Vanden Borre, Vermaelen, Defour, Dembele’, Januzaj. All.: Wilmots.
USA (4-2-3-1): Howard sv; Beasley sv, Besler sv, Cameron sv, Gonzalez sv; Johnson sv (32′ Yedlin sv), Bedoya sv (106′ Green sv); Bradley sv, Jones sv, Zusi sv (73′ Wondolowski sv); Dempsey sv. A disp.: Guzan, Rimando, Brooks, Chandler, Beckerman, Davis, Diskerud, Altidore, Johannsson. All.: Klinsmann.
ARBITRO: Djamel Haimoudi.
NOTE: Ammoniti: Kompany (B), Cameron (U).
Angoli: 19-4. Rec.: pt 3′, st 3′.