“La crisi che stiamo vivendo è troppo lunga. Non c’è più un minuto da perdere: come italiano e come imprenditore tifo per le riforme subito e per la fretta del governo. Renzi ha una chance unica e una grandissima responsabilità”. Endorsement, a sorpresa, di Pier Silvio Berlusconi per il premier – “il più bravo comunicatore dopo mio padre” – durante la presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset a Cologno Monzese.
“Avete visto, per la prima volta ho usato le slide, dopo che lo ha fatto Renzi”, scherza il vicepresidente di Mediaset conversando con i giornalisti nello studio 11. Poi riprende il filo del discorso: “Avevo messo in conto di suscitare sorpresa. Ma in un Paese che ha bisogno di riforme io tifo per Renzi, e chi non lo farebbe con chi ha preso il 40%?”.
“Abbiamo bisogno innanzitutto di stabilità e in secondo luogo di riforme che facciano ripartire l’economia”, continua. “Tifo per un governo che le faccia in fretta”. Definisce “indispensabile” intervenire su “giustizia, lavoro, tasse“. Poi però “è importante vedere come sono le riforme, perché vanno fatte bene, e con chi si fanno”, sottolinea con un sorriso, alludendo evidentemente alla tenuta dell’asse tra il Pd e Forza Italia. “Anche in famiglia la pensano così su Renzi?”, gli viene chiesto. E lui: “Penso che mio padre abbia tutto l’interesse per cambiare in meglio il paese, per esperienza e senso di responsabilità”.
Renzi, insiste il figlio dell’ex premier incalzato dai cronisti, “è il più bravo comunicatore dopo mio padre. La fiducia se la merita, ha fatto un gran lavoro. Speriamo ce la faccia: la cosa peggiore è deludere le promesse”. Qualcuno prova anche a pungolarlo su un suo possibile ingresso in politica: “Mai dire mai”, risponde con una battuta. Poi fa un passo indietro: “Per fare politica bisogna studiare, essere preparati, non basta il nome. E poi sarebbe da pazzi scendere in campo quando c’è già il più forte di tutti; non vedo grande concorrenza in giro: se non succede qualcosa, Renzi vince per vent’anni”.
Dal punto di vista aziendale, Piersilvio Berlusconi nega di avere provato a portare a Mediaset il conduttore di Ballarò (Raitre) Giovanni Floris. “Ribadisco la mia stima per Floris, che è un ottimo professionista, e ritengo Ballarò un buon programma di approfondimento politico. Ma non c’è mai stata una trattativa concreta tra noi e Floris”, sottolinea. E definisce “fuori luogo” la battuta di Floris nell’intervista a Renzi sul presunto “regalo a Mediaset” fatto con la spending review imposta alla Rai, ma non entra nel merito del taglio da 150 milioni imposto dal governo a Viale Mazzini: “Lungi da me farmi gli affari della Rai. Sapete però che momento stiamo vivendo, negli ultimi due anni a Mediaset abbiamo tagliato 620 milioni: mi sembra che fare efficienza sia doveroso. Ma non mi esprimo su questioni come il canone o una o più reti senza pubblicità, ho sempre sostenuto che il servizio pubblico debba esistere per motivi industriali e culturali, è importante per il Paese, per tenere alta l’asticella della competizione con tutte le altre aziende”.