Sei anni di reclusione. Questa la richiesta del pm di Busto Arsizio Eugenio Fusco nei confronti di Giuseppe Orsi, ex numero uno di Finmeccanica. L’ex top manager imputato insieme all’ex ad della controllata AgustaWestland Bruno Spagnolini per corruzione internazionale per presunte tangenti pagate per la vendita di elicotteri all’India. Secondo il pm, alla famiglia indiana Tiagi, di cui faceva parte l’ex capo di stato maggiore dell’aeronautica Sashi Tiagi sarebbero stati promessi 14 milioni di euro per facilitare Finmeccanica nella gara di assegnazione della fornitura. Per Spagnolini l’accusa ha chiesto 5 anni.
Il 1° luglio scorso Orsi si era difeso in aula: “È una pura invenzione di Borgogni (Lorenzo che a verbale aveva raccontato della tangente al Caroccio, ndr) e dei suoi amici che vi sia stato un finanziamento cospicuo a un partito politico in connessione con il contratto India. Si è visto bene in questo processo – ha proseguito Orsi – come non esista il benché minimo elemento di prova capace di accreditare la calunnia di un contributo illecito versato per ringraziare chi avrebbe patrocinato la mia nomina”. Orsi, che aveva rilasciato dichiarazioni spontanee in aula, aveva respinto quindi gli addebiti, puntando il dito contro Borgogni, all’epoca responsabile delle relazioni esterne del gruppo e uno dei principali ‘accusatori’ del manager, che avrebbe “infangato la sua persona. Subito dopo il mio insediamento – aveva aggiunto – è stata avviata una occulta inchiesta interna contro di me non appena è apparso evidente che avrei dato vita a un profondo rinnovamento. È scattata una vera caccia a episodi e circostanze della mia vita di manager tanto che la stampa ha parlato di dossieraggio fatto da un ex generale dei carabinieri, allora consulente di Guarguaglini. Ricordo che quando riferii le mie intenzioni di rinnovamento al ministro Tremonti egli mi disse: ‘Bene, pero’ ci vada piano perché altrimenti le faranno male'”.
Il pm ha chiesto per l’ex ad e presidente di Finmeccanica, Giuseppe Orsi e l’ex ad di Agusta Westland Bruno Spagnolini, la confisca di 7 milioni e mezzo di euro. Per entrambi ha chiesto l’interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per tre anni e nello stesso tempo l’incapacità di trattare con la pubblica amministrazione. Il pm ha inoltre ritenuto che non possono essere concesse a Orsi le attenuati generiche “in quanto l’assenza di precedenti condanne, non può essere perciò solo posta a fondamento della concessione delle circostanze generiche.
“È stata una requisitoria di inconsueta durezza, in cui sono state negate perfino le attenuanti generiche all’ingegner Orsi e che – dice il professor Ennio Amodio, legale di Orsi – stride al confronto con i risultati del dibattimento”. Haschke (il presunto mediatore, ndr) “ha escluso di aver interferito sulla gara e di aver fatto pagamenti a militari indiani”. “È stato dimostrato – ha proseguito Amodio – che il Capo di Stato maggiore non ha avuto alcuna parte nella procedura che ha portato all’abbassamento della quota operativa di volo”. Inoltre il pm ha riconosciuto pubblicamente che non vi è alcun elemento di prova idoneo a sostenere l’ipotesi di un finanziamento ai partiti politici“. Lorenzo Borgogni , ex manager Finmeccanica, a verbale aveva parlato di una tangente versata alla lega Nord. Secondo Amodio, infine, “il pm si è mosso sulla base di una poltiglia congetturale, assolutamente incapace di fondare un giudizio di responsabilità”.