"Dobbiamo mantenere l'ancoraggio nazionale". Così l'amministratore delegato del tour operator francese, in un'intervista a Le Figaro, dichiara la sua ostilità alla mossa del finanziere italiano che ha presentato una contro-Opa per contrastare quella franco-cinese di Ardian e Fosun. Il verdetto finale del cda arriverà entro fine luglio
Parigi contro Roma nella battaglia dei villaggi vacanze. Il Club Mediterranée non ci sta a passare in mani italiane. Così, a quattro giorni dall’offerta di acquisizione presentata dal finanziere Andrea Bonomi, che attraverso il suo fondo Investindustrial ha messo sul piatto 790 milioni di euro, l’amministratore delegato Henri Giscard d’Estaing parla a Le Figaro e esprime tutti i propri dubbi. Spiegando che accettare la proposta che arriva da Oltralpe vorrebbe dire indebolire la società “annullandone l’ancoraggio francese“. Il manager ritiene più equilibrata l’opa della cordata franco-cinese Gallion Invest, formata da Ardian (ex Axa Private equity) e dal conglomerato Fosun, che però hanno offerto solo 563 milioni. “Grazie alla partecipazione del management e di circa 400 dipendenti del Club Med, la maggioranza francese nel capitale è garantita”, spiega Giscard d’Estaing.
Al contrario Global Resorts, la controllata di Investindustrial che ha presentato la contro-offerta, “ha un piano molto diverso e vuole assumere da solo il controllo del Club, che sarebbe così esclusivamente in mani internazionali”. Insomma: porta in faccia all’italiano che controlla anche l’inglese Aston Martin. Secondo Club Med il passaggio nelle sue mani rischierebbe di allontanare il gruppo da uno dei suoi “punti di forza insostituibili”, ovvero la sua forte presenza sul mercato francese, in cui il tour operator “continua a guadagnare quote di mercato”, oltre ad essere il terreno in cui il Club ha adottato una strategia offensiva nell’ultimo periodo, grazie a pesanti investimenti in pubblicità. L’amministratore delegato ha comunque rimesso la questione nelle mani del consiglio d’amministrazione, che dovrà rispondere all’offerta fatta da Bonomi. Il cui piano comprende anche un investimento da 150 milioni per aprire sei nuovi villaggi turistici e aggiungere 5 mila posti letto a quelli previsti dall’attuale piano industriale del gruppo.
Il finanziere italiano ha lanciato una controfferta a 21 euro per azione sull’azienda quotata a Parigi. Il premio è del 22% rispetto a quella a 17,5 euro presentata un anno fa da Gallion Invest,in stallo per le schermaglie dei piccoli soci. L’operazione sarà portata avanti tramite Global Resorts, di cui Investindustrial ha il 90% e altri gruppi del settore turistico il 10%. La famiglia Bonomi, attraverso Bi Invest, già possiede l’11% del Club Med. Ardian e Fosun hanno invece rispettivamente il 9,5% e l’8,9% della società. Il quotidiano francese scrive che il cda del Club Med si è riunito giovedì e ha designato un comitato di amministratori indipendenti e altri due advisor per la valutazione dell’offerta di Bonomi. Il verdetto finale dovrebbe arrivare entro tre settimane.