Si chiama sfasciacarrozze, si traduce nel fantastico mondo del renzismo, dove tutto si annuncia e poco si fa. Matteo, come lo chiamano giornalisti, fruttivendoli, compagni di lotta, di governo e d’opposizione, traccia la strada, gli altri seguono. Ultima, in ordine di apparizione, sulla propaganda del settore autosaloni, è Deborah Serracchiani. Che è andata oltre: ha promesso di vendere le auto blu, ha messo all’asta 30 vetture da rottamare che a vario titolo sono state proprietà della guardia forestale, camioncini e Fiat Panda della Regione. Un prezzo di base d’asta tra i cento e i 2.200 euro. Le offerte si potranno fare il 22 luglio, giorno in cui notoriamente tutti, invece di pensare alle vacanze, si affrettano a comprare un’auto usata.
Ma la propaganda funziona. Regione o Comune che sia. Lo ha capito il nuovo sindaco di Cisterna di Latina, 35 mila abitanti: nel primo discorso il primo cittadino appena eletto (Eleonora Della Penna, avvocato, già veltroniana, oggi centrodestra) ha messo all’asta l’auto blu e annunciato che si pagherà il telefonino. Annuncio simile a quello fatto dal sindaco di Schio: “All’asta, all’asta”. Peccato che il Comune non abbia un grande parco auto: una Bmw immatricolata a inizio anni Novanta, 400 mila chilometri. Sempre in tema di Bmw e Veneto, il consiglio regionale, in piena bufera Mose, ha messo all’asta una vecchia 530d con 250 mila chilometri nel motore: invenduta.
Potremmo andare avanti con una carrellata infinita, ma concludiamo con lui, lo sfasciacarrozze e già rottamatore Renzi Matteo da Firenze a palazzo Chigi: una volta diventato presidente del Consiglio più che l’auto ha pensato all’aereo blu dove si è fatto fotografare anche in stile Obama. Era la sua battaglia più importante quella di mettere all’asta le auto. In tutto 151 vetture, tra Bmw, Jaguar e Maserati, offerte in diverse tranche (la prima partita il 26 marzo, la seconda il 28 aprile, e così via fino al 16 maggio) tramite il negozio virtuale di Ebay. Il 17 aprile arriva il comunicato di Palazzo Chigi. “Assegnate le prime 52 auto. Guadagno complessivo: 371.400 euro. Prezzo medio: tra i 7 mila e gli 8 mila euro”.
Poi più nulla. Silenzio. Acqua passata. Renzi è già oltre.
il Fatto Quotidiano, 4 luglio 2014