La storia si ripete: se vuoi avere successo, devo spogliarti, ma non basta, devi essere anche carina e disponibile. Negli anni in tanti abbiamo denunciato un meccanismo sempre più perverso che vede coinvolti sedicenti “addetti del settore” e dall’altra parte ragazze in cerca di fama. Pare tutto semplice: qualche foto nuda, qualche posa provocante e il gioco è fatto. Poi, se sei particolarmente disinibita, qualche cena, qualche carineria con il produttore, il regista, il cliente di turno, occhioni grandi, sorrisi e se ti va bene te la cavi con una cena altrimenti si finisce in camera, così è più probabile che al casting si viene presa.
Non sono servite a niente in tutti questi anni queste denunce: c’è chi ancora spera con il proprio corpo e la sua disinibizione di fare carriera. Ogni tanto i media ci raccontano storie di chi ha avuto una vita agiata facendo così, mi vengono in mente le olgettine. Mi domando: ma davvero queste ragazze pensano di ottenere qualcosa con queste scorciatoie? Leggo commenti indignati sotto i vari articoli che parlano di Furio Fusco e del suo modus operandi e penso a quanti la fuori tremano visto che in comune con il manager di modelle appena arrestato hanno molto. Si parla di quattordicenni, quindicenni e di fotografie pornografiche: ma dove sono i genitori di queste ragazze? Per proporre una ragazza minorenne ci vogliono le firme dei genitori. Non c’è da stupirsi, già sui social le ragazze sono disinibite. Ancora minorenni hanno foto di nudo, al limite dell’erotico. Che ha a che fare tutto ciò con il mondo della moda e dello spettacolo? Poco niente. Un sistema che da anni va avanti solo per il voyerismo di chi lo pratica.