Parole di Vito D’Ambrosio uno degli uomini più autorevoli della procura di legittimità commentando l’assenza del Guardasigilli dall’assemblea indetta dagli 'ermellini' contro le norme molto criticate dai giudici sul pensionamento a 70 anni e riferendosi "soprattutto" alla scarsissima presenza degli stessi supremi giudici. Una cinquantina, sì e no, su un organico di oltre 400 toghe
“Berlusconi era un ‘collante’ per la compattezza e la capacità di reazione della magistratura quando era attaccata, adesso il suo venir meno ci obbliga a creare una nuova strategia per far capire al Paese che una giustizia funzionante è nell’interesse di tutto il Paese. I cittadini vogliono giudici onesti, preparati e prevedibili nelle decisioni: per arrivare a questo occorre liberare il Csm dall’occupazione della magistratura associata“. Parole del sostituto procuratore generale della Cassazione Vito D’Ambrosio uno degli uomini più autorevoli della procura di legittimità commentando l’assenza del Guardasigilli dall’assemblea indetta dagli ‘ermellini’ contro le norme molto criticate dai giudici sul pensionamento a 70 anni e riferendosi “soprattutto” alla scarsissima presenza degli stessi supremi giudici. Una cinquantina, sì e no, su un organico di oltre 400 toghe.
Amara anche la riflessione del primo presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce: “Mandare pressoché di colpo in pensione i magistrati della Cassazione ha effetti devastanti e porta pregiudizio grave anche sui processi, per la prescrizione: le scoperture saranno del 35% e verrà azzerata la struttura direttiva della Corte”. “Speravo di poter discutere con il ministro delle criticità” dei 12 punti di riforma della giustizia “nei quali non figura alcun riferimento alla Corte di Cassazione”, ma sembra solo una “sbornia obamiana del yes we can“, in cui “le linee guida” sono piuttosto “evanescenti” e sotto il “paravento del ricambio generazionale” e non hanno “una visione di ampio respiro e confronto”.
“È rimasta vuota la poltrona del ministro che solo ieri pomeriggio ci ha detto di non poter venire: siamo molto rammaricati per questa assenza! – dice il presidente dell’Anm della Cassazione Luigi Riello – Volevamo una interlocuzione con il ministro e avevamo concordato questa data”. In sua rappresentanza il guardasigilli Andrea Orlando non ha mandato nessuno, dal ministero, all’assemblea indetta dall’Anm della suprema corte, ha fatto pervenire solo un messaggio di poche righe nelle quali ha fatto i suoi “auguri per i lavori congressuali” spiegando che avrebbe “partecipato volentieri” e che comunque attende “di conoscere” le “riflessioni” degli ‘ermellini’ che gli saranno “utili” per la riforma del settore civile e penale”.
“Noi non avevamo pensato a dei lavori congressuali quando abbiamo indetto questa assemblea con l’obiettivo di una interlocuzione con il ministro: volevamo porre sotto i riflettori il problema della dignità e del ruolo della Cassazione”, ha sottolineato Riello affiancato dal segretario dell’Anm del Palazzaccio Antonio Cosentino. L’emergenza è per la “grave scopertura” che le norme sul pensionamento dei giudici a 70 anni provocherà nei ranghi della suprema corte, con scoperture fino al 40% nelle file della procura e il pensionamento a breve di tutti i vertici e dei presidenti titolari di sezione”.