La Suprema Corte ha annullato la condanna ricevuta dall'imprenditore napoletano in appello. L'inchiesta del 2008 della procura partenopea si concentrava su presunti appalti pilotati al Comune ipotizzava un vero sistema, capeggiato da Alfredo Romeo ritenuto in grado di condizionarne le politiche e le delibere. Secondo i pm Romeo puntava alla delibera Global Service, un affare da 400 milioni di euro per la manutenzione della rete viaria comunale
La pena è stata cancellata. La condanna annullata. Assolto. L’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, detentore di importanti appalti di manutenzione immobiliare e riscossione lungo l’intero stivale, è uscito “pulito” dal processo Global Service. La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna di appello dell’aprile 2013 a tre anni di reclusione per corruzione. Assolti anche l’ex provveditore alle Opere Pubbliche di Campania e Molise Mario Mautone e l’ex vice presidente della Provincia di Napoli Antonio Pugliese, imputati con Romeo di due episodi di corruzione che la Cassazione ha ritenuto infondati: un’assunzione concordata con Mautone in cambio di un parere sul tariffario della manutenzione delle strade, e una vicenda collegata a un appalto a Casoria, la città di Pugliese.
Erano le uniche condanne giunte al termine di un’inchiesta avviata nel 2008 dalla Procura di Napoli su presunti appalti pilotati al Comune e in altre amministrazioni pubbliche, e sull’esistenza di un “sistema Romeo“, ritenuto il dominus occulto di mezza giunta di Napoli, in grado di condizionarne le politiche e le delibere in cambio di consulenze, assunzioni, favori. Secondo i pm Romeo puntava alla delibera Global Service, un affare da 400 milioni di euro per la manutenzione della rete viaria comunale di 250 chilometri. Ma la delibera rimase lettera morta e la Cassazione, nell’affrontare i ricorsi sugli arresti – Romeo fece 79 giorni di carcere, finirono agli arresti quattro assessori – ritenne insussistente il reato di turbativa d’asta in assenza di un bando di gara.
Il blitz scattò il 17 dicembre 2008. Il sindaco Rosa Russo Iervolino (estranea all’indagine) fu costretta a un maxi rimpasto. L’inchiesta è poi franata in giudizio. Già il Tribunale, con rito abbreviato, nel marzo del 2010 ha assolto gli assessori Giuseppe Gambale, Enrico Cardillo, Ferdinando Di Mezza e Felice Laudadio. Romeo e Mautone furono condannati a due anni per un episodio di corruzione. Tutti assolti dalle accuse di associazione per delinquere. In Appello assoluzioni confermate, ma inasprimento della pena a tre anni per Romeo, ritenuto colpevole di un secondo capo di imputazione di corruzione.
Ora la Cassazione ha cancellato le uniche condanne. A sei anni da un’inchiesta che travolse una giunta e una vita: quella di Giorgio Nugnes, che si suicidò impiccandosi a una ringhiera di casa, il 29 novembre 2008. Era indagato anche per gli scontri di Pianura. Il provvedimento cautelare per Global Service era pronto anche per lui. E a Nugnes, Romeo ha dedicato le prime parole dopo l’assoluzione.