Tra le tante statistiche dei Mondiali in Brasile 2014, ce n’è una particolarmente curiosa: nessuna squadra, dagli ottavi in poi, è riuscita a vincere due volte di fila ai calci di rigore. E’ il caso della Costa Rica, vincitrice negli ottavi contro la Grecia e poi perdente nei quarti contro l’Olanda; ed è il caso proprio degli Oranje, che dopo il successo contro i centroamericani targato Tim Krul si sono dovuti arrendere dagli undici metri all’Argentina. Eccezione che conferma la regola è il Brasile, che però dopo la vittoria sul Cile non è più arrivata ai tiri dagli undici metri.

E’ una sorta di “maledizione dei calci di rigore-bis“: prima ti esaltano, poi ti affossano. La statistica è curiosamente confermata anche dal fatto che la Grecia, eliminata agli ottavi di finale dalla Costa Rica, era riuscita ad approdare alla fase ad eliminazione diretta proprio grazie ad un calcio di rigore all’ultimo minuto dell’ultima gara del girone contro la Costa d’Avorio, il penalty del 2-1 realizzato da Giorgos Samaras. In realtà si tratta di una “regola aurea” che si è sempre confermata negli ultimi sei Mondiali: l’ultima squadra a vincere due gare di fila nella fase ad eliminazione diretta dal dischetto fu nel 1990 proprio l’Argentina, che nei quarti s’impose sulla Jugoslavia e in semifinale contro l’Italia. Ma guardacaso poi perse in finale contro la Germania. E indovinate come? Per colpa di un rigore, realizzato da Andy Brehme! E allora attenzione, Messi e compagni: se in finale andrete ai rigori contro la Germania, è probabile che finisca male.

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