Matteo Renzi anticipa il suo ritorno nella “Terra dei fuochi” da capo del Governo. Ma i cittadini vogliono confronti e non passerelle. In questi anni abbiamo assistito a “processioni” di ministri e istituzioni che tuttora -almeno a giudicare dai continui roghi tossici- non hanno prodotto notevoli risultati. Scarichi e incendi illegali di rifiuti speciali non accennano a diminuire. Intere province tra Napoli e Caserta invase di continuo da fumi tossici ne sono la prova. I dati delle Prefetture sulla diminuzione dei roghi non riportano gli interventi mancati (maggiormente notturni) e sono privi di un meccanismo di controllo, risultando quindi poco attendibili e parziali.
Rispetto alle passerelle mediatiche degli anni scorsi, il ritorno di Renzi da capo del Governo questa volta deve avere dignità istituzionale. Pertanto, oltre agli incontri a titolo privato, ci aspettiamo che il premier predisponga un incontro in una sede istituzionale e che coinvolga i rappresentanti delle associazioni per un confronto congiunto tra i vari attori quali il Presidente di Regione, i rappresentanti degli Enti locali e i titolari dell’ordine pubblico. Qualora ciò non dovesse accadere, ci ritroveremo di fronte all’ennesima passerella di una politica che evidentemente non è capace di fare altro.