La Procura generale di Bologna ha presentato ricorso contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha accolto l’istanza di detenzione domiciliare speciale per Annamaria Franzoni. Lo apprende l’agenzia ANSA. La procura chiede che la donna condannata a 16 anni per l’omicidio del figlio torni in carcere: se ne discuterà in Cassazione. A quanto si apprende, nei motivi del ricorso la Procura generale sottolinea il fatto che la psicoterapia prescritta per Franzoni (e ritenuta dai giudici uno degli strumenti che consentono di contenere la pericolosità sociale della donna) può proseguire anche in carcere. Inoltre nel ricorso si sostiene che la detenzione domiciliare speciale non può essere concessa per chi ha figli con età superiore ai 10 anni, come nel caso del figlio minore di Franzoni, che ne ha 11. Franzoni è uscita dal carcere di Bologna il 26 giugno ed è tornata a casa a Ripoli Santa Cristina, frazione di San Benedetto Val di Sambro, dove vive con il marito e i due figli.
“Non abbiamo ricevuto nessuna notifica e non vogliamo dire nulla”, ha commentato all’agenzia Adnkronos l’avvocato Paola Savio, difensore di Anna Maria Franzoni. “Valuteremo cosa fare quando avremo ricevuto il provvedimento”, ha aggiunto Paola Savio.