Sarà Messi contro Germania dicono tutti. Le individualità dell’Argentina contro il grande collettivo dei tedeschi. Fantasia contro organizzazione e via dicendo.
E’ vero solo parzialmente. La squadra di Sabella era partita con il 5-3-2, è transitata dal 4-3-1-2 per approdare contro l’Olanda in semifinale al 4-4-2. Un atteggiamento pragmatico. Un’evoluzione che ha sempre tenuto conto delle risorse disponibili (ad esempio l’assenza di Di Maria nell’ultimo match) e delle caratteristiche dell’avversario di turno.
La vittoria, seppur ai rigori, con l’Olanda è stato il frutto di una partita di sacrificio e di attenzione alla fase difensiva, non il regalo di un colpo di classe. Con Messi ingabbiato e Higuain mal servito e impreciso sotto rete l’Argentina ha tenuto testa agli orange per 120 minuti creando sicuramente più palle gol dell’avversario. Fondamentale è stato il lavoro sulle fasce di Lavezzi da una parte e, soprattutto, di Perez dall’altra. Il centrocampista del Benfica aiuta in fase di contenimento e riparte sempre coi tempi giusti tanto da mettere con un preciso cross da destra la palla-gol più nitida sui piedi di Higuain.
Per cui sarebbe superficiale darla per spacciata anche davanti alla ciclonica Germania che ora può anche vantare il capocannoniere della storia dei mondiali. Klose là davanti potrebbe essere l’arma migliore per scardinare il probabile bunker dell’Argentina.
Löw ha usufruito in questi anni del lavoro in una federazione con la progettualità chiara e di un blocco Bayern in grado di far giocare la Nazionale come una squadra di club per mentalità, automatismi, affiatamento. Ad esempio ogni volta che un giocatore ha la palla c’è sempre un compagno che viene a sostegno e un altro che attacca la profondità creando il vertice di un ipotetico rombo, dando sempre più opzioni di passaggio.
Nonostante tutto la partita con il Brasile non fa testo. I padroni di casa si sono buttati all’assalto sin dall’inizio scoprendo il fianco alle scorribande di Muller, Kedira e Kross. Ma contro avversari più deboli ma sicuramente più accorti come Ghana e Algeria la Germania soffrì assai sia a trovare spazi utili davanti, sia a contenerne le ripartenze.
L’Argentina che è riuscita a soffocare Robben e Van Persie potrebbe fare altrettanto con gli attaccanti tedeschi. Mentre non è scontato che Hummels e Boateng saranno in grado di frenare i più rapidi e tecnici Messi (dormiente contro l’Olanda) e Higuain.
Insomma si intravede un’altra partita bloccata tatticamente, dove potranno essere decisivi anche i cambi che gli strateghi potranno fare nella seconda parte della gara. In tutto questo rimane l’incognita brasiliani. Per chi faranno il tifo i padroni di casa? Per gli odiati cugini argentini o per i famelici tedeschi che li hanno umiliati pochi giorni fa?