Un incidente fra due tir sull’autostrada Cisa, una coda di 7 chilometri, un’attesa sotto il sole di mezzogiorno che non finisce più, tranne che per un’auto. La storia, raccontata a ilfattoquotidiano.it da due lettori, ha per protagonista una Audi Q7, rigorosamente blu, con vetri posteriori oscurati. “Ha sfrecciato”, dicono, “nella corsia di emergenza con i lampeggianti accesi, dietro al mezzo dei Vigili del Fuoco che stavano raggiungendo il luogo dell’incidente”. Ma a bordo non c’erano né forze dell’ordine, né un magistrato. Probabilmente era un politico, apparentemente di fretta. L’auto è arrivata, infatti, in testa alla coda e non potendo più proseguire si è fermata. Ma né autista né passeggero sono scesi. Sono rimasti chiusi dentro fino a quando l’autostrada non è stata liberata e il traffico ha ripreso a scorrere normalmente.

È successo lunedì 7 luglio, lungo l’autostrada Parma-La Spezia, in direzione nord, poco prima del casello di Pontremoli. Un camion, condotto da un aullese di 42 anni, si è schiantato contro un altro mezzo pesante fermo sulla corsia di emergenza. La motrice del tir che ha tamponato si è accartocciata, incastrando l’uomo tra le lamiere. Si è formata la coda e molti degli automobilisti in attesa, vedendo l’auto blu sorpassare la coda, si sono indignati e hanno iniziato a domandare chi fosse l’uomo nascosto dietro i vetri oscurati. “Il privilegiato”, hanno raccontato a ilfattoquotiditano.it, “si è guardato bene dallo scendere vista la reazione degli automobilisti presenti. In pratica questo rappresentante del popolo italiano, furbescamente, si è accodato al mezzo dei soccorsi per farsi strada e tentare di proseguire nonostante l’incidente, tutto in barba alla legge, alle regole e alla correttezza anche morale. Terminato l’intervento è stata una delle prime macchine a riprendere la strada. Se lo avessi fatto io, comune cittadina, mi avrebbero tolto la patente, la macchina e mi avrebbero anche denunciata”.

L’auto blu è intestata a una società di leasing di Verona, che noleggia a imprenditori e, soprattutto, a politici. Tra le prime ipotesi che sono girate anche quella che al centro della “gaffe” ci fosse di nuovo Cosimo Ferri, sottosegretario alla giustizia – già alle prese con la bufera degli sms per sostenere due candidati al Csm: abita in Lunigiana e gira su una Audi. Ipotesi però scartata poco dopo: la sua Audi, infatti, è bianca e non blu e, inoltre, quel giorno, il sottosegretario era stato trattenuto a Roma dal ministro Orlando per chiarire proprio la vicenda degli sms. Chi era quindi il politico? Gli automobilisti indignati raccontano di essersi avvicinati all’auto per parlare all’autista, che impassibile ha continuato a guardare davanti a sé con i finestrini chiusi. Quelle, d’altronde, saranno state le direttive.

Il comandante della polizia stradale che pattuglia l’autostrada A15, Gianluigi De Padova, smorza ogni polemica. “A noi non è giunta nessuna segnalazione – commenta – ma non è nemmeno così strano. Un’auto blu con i lampeggianti accesi può essere un’emergenza, come qualcuno sotto scorta. In questo caso, per motivi di sicurezza, non può stare in coda: il conducente può passare dalla corsia di emergenza per portare in un posto più sicuro il passeggero. E chiaramente non possiamo, in questo caso, nemmeno svelarne l’identità. Questioni di sicurezza”. Una volta liberato, il camionista ferito, le cui condizioni non erano comunque gravi, è stato trasportato da un elicottero del 118 all’ospedale di Cisanello. I due tir incidentati sono poi stati trainati all’esterno dell’autostrada. Il traffico ha ripreso a scorrere e l’auto blu ha potuto continuare la sua corsa.

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