Ci sono alcune azioni a costo zero che si potrebbero decidere domani pomeriggio volendo…
Hai fatto molto promesse, e hai avuto anche il coraggio di sbilanciarti sulle date. Coraggioso ma adesso rischi grosso: quando prendi il 41% dei voti poi devi portare a casa i risultati, sennò lo sai come sono gli italiani: ti girano le spalle.
Non sono renziano ma penso che se tu riuscissi a portare a casa alcune riforme, sarebbe utile.
Secondo me stai facendoli un po’ di conti… Hai una maggioranza che ti fa impazzire, più di 800 decreti legge pregressi da varare, qualche risultatino l’hai portato a casa, qualche cos’altro te lo fai dare dalla Merkel, altri due sorrisi alle telecamere e poi spari un altro Stai sereno! e si vota… E dici: “Avrei fatto tutto quello che ho promesso ma non me lo fanno fare… Votatemi e vi faccio l’Italia come Disneyland ma con le donne nude e il vino al posto del succo di frutta…”. E rischi di riprendere il 40% e fare un monocolore di soli toscani duri.
E sarebbe un bene… Oggi il massimo di obiettivo che come progressisti rivoluzionari possiamo darci non è il socialismo… L’obiettivo migliore tra quelli possibili è un livello di normalità borghese tipo Austria. Una roba che nel resto d’Europa la fanno quelli di centrodestra. Prima usciamo dall’anomalia e poi potremo ricominciare a lottare per il sol dell’avvenire.
Chiarita questa questione tattica, caro Renzi, ti considero un alleato potenziale, perché credo che un minimo di riforme le vuoi fare anche tu. E visto che grossomodo anche Confindustria, Cna, sindacati e associazioni delle vecchie marmotte sono d’accordo che ci vuole un po’ più di efficienza e un po’ meno di delirio, spreco e ladrocinio, penso che tu ci possa riuscire.
Quindi, caro Renzi, ci sto. E già che ci sono mi permetto di osservare che stai comunque rischiando grosso, perché finora hai portato a casa poca roba. Certo riformare la giustizia, la burocrazia e tagliare gli sprechi non è facile…
Però, scusa l’ardire, perché non fai una mossettina di quelle piccole piccole ma di grande impatto?
Questo non capisco: sei tanto bravo a slaidare e twitteri da maestro, non capisco perché non cogli anche le possibilità minimaliste ma concrete. Sei diventato pazzo a trovare i soldi per distribuire gli 80 euro… Ma fammi anche due uova al burro, semplici! Parliamo di grandissime riforme, con immenso impatto economico e psicologico a costo zero applicabili a partire da domani.
Esempio: tu vai dal medico che ti prescrive una cura per cui ti servono 6 pasticche. Ti fa la ricetta, vai in farmacia e ti danno una scatoletta con dentro 12 pasticche. Delle altre 6 checcavolo te ne fai?
Il mio amico Massimo Valente, osteopatia barese di grande fama, mi ha spiegato che i giapponesi, che non sono in assoluto i più pirla del reame, fanno che il medico ti prescrive anche il numero di pastiglie. Vai in farmacia e il farmacista non ti dà una scatola da 12 pasticche, la apre e te ne vende 6 e ne paghi 6.
Caro Renzi, ma tu ti rendi conto che così tagliamo almeno il 20% della pasticcheria nazionale?
Parliamo di una spesa che tra pubblico e privato supera i 20 miliardi all’anno!!!
Ovviamente c’è il problema che i famacisti s’incazzano e alle multinazionali farmaceutiche gli piglia il coccolone isterico dopo che hanno sbavato e si sono rotolate a terra per un’ora. Ma, come dici te, caro Renzi, Ce ne faremo una ragione!
Cioè, tu lo devi decidere a ‘sto punto se vuoi passare alla storia come Il Grande Rottamatore Luminoso oppure essere dimenticato come uno dei tanti birilli che c’han provato ma han sputato controvento?
Tu hai bisogno di questo tipo di cambiamenti qua. Anche perché se tutti gli italiani quando vanno a comprare le medicine gliele danno contate ma sai che rivoluzione culturale ti vien fuori? Vai a toccare i comportamenti quotidiani!
Il mio amico Marco Marchetti di Gubbio, principe del foro e docente della legge, mi ha detto che abbiamo milioni di cause civili pendenti, che possono durare anche 9 anni… Così le imprese italiane oneste non riescono a incassare i frutti del loro lavoro… Marchetti mi ha detto che per risolvere il problema basterebbe utilizzare per il processo civile la procedura del processo del lavoro, che funziona benissimo da anni ed è rapidissimo.
Certo che gli avvocati s’incazzano perché gli togli lavoro…
E guarda che di azioni così ce n’è un bel pacchettino da fare.
Alcune le hai anche dette e poi…
Ad esempio quella dei libri di testo. Avevi detto che agli studenti gli si dava il tablet. Già il primo anno tra libri e quaderni le famiglie italiane e il patronato scolastico risparmierebbero una cifra. E anche lì sarebbe un cambiamento che le famiglie vedrebbero fisicamente, oltre ai soldi, il figlio non va più a scuola con la cartella (altri soldi risparmiati) gli basta un astuccio a tracolla… E poi è un piacere vederlo senza scoliosi da trasporto… Vien su meglio e risparmiamo miliardi di euro di futuri mal di schiena e relative Tac…
Caro Renzi, a questo punto lo so già quel che vuoi dirmi: “Certo che volevo abolire i libri, ma mi sono insorti i sindacati dei poligrafici, sarebbero finiti disoccupati migliaia di tipografi e la lobby delle case editrici scolastiche, che è più cattiva della lobby dei ninja, me l’ha impedito! Come faccio a scornarmi con i tipografi, gli avvocati e i farmacisti in un colpo solo che c’ho una maggioranza che sta su perché tirano i 4 venti e io sto in equilibrio su 4 palle, rispettivamente di Berlusconi, Alfano, D’Alema e Casini?”
Caro Renzi, ti capisco, povera creatura. Ma se volevi la vita tranquilla dovevi fare l’allevatore di lumache (che se ti scappano le riacchiappi di sicuro).