In tribuna autorità potrebbe andare in scena un mini vertice sulla situazione ucraina, la cancelliera tedesca ha già esortato il presidente russo a afre pressioni sui separatisti per convincerli a negoziare. Assente il presidente ucraino, che ha dovuto rinunciare proprio per la "delicata situazione ucraina"
I grandi del mondo non si perderanno la finale mondiali 2014 tra Argentina e Germania. Nella tribuna riservata alle autorità dello stadio Maracanà di Rio de Janeiro siederanno il presidente russo Vladimir Putin, il cui Paese organizzerà nel 2018 il prossimo Mondiale, il presidente e il cancelliere tedesco Joachim Gauck e Angela Merkel, oltre al presidente brasiliano Dilma Rousseff che consegnerà la coppa alla squadra vincitrice, probabilmente proprio alla rivale di sempre Argentina. Una beffa, dopo la delusione per il quarto posto arrivato con la sconfitta con l’Olanda nella finalina persa dai verdeoro 3 a 0.
Sulle tribune, dunque, potrebbe andare in scena un mini vertice con tanti temi da affrontare, tra cui anche quello legato alla situazione in Ucraina, con la Merkel che ha già esortato Vladimir Putin a fare pressioni sui separatisti per convincerli a negoziare. Proprio il presidente ucraino Pyotr Poroshenko però non sarà al Maracanà questa sera, avendo declinato l’invito a causa “dell’attuale situazione in Ucraina”, secondo quanto reso noto dal suo staff.
Sarà assente anche il presidente dell’Argentina Cristina Kirchner, che ha confermato con una lettera al presidente brasiliano, Dilma Rousseff, che non sarà presente alla finale dei Mondiali. “Ti ringrazio molto per l’invito che ma non potrò essere presente insieme agli altri Capi di Stato”, ha detto la Kirchner. Tra gli altri motivi del forfait la Kirchner ha citato anche la sua presenza al vertice BRICS-Unasur (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) a Brasilia martedì 15 luglio, dove sarà presente anche Putin che prima di recarsi a Rio ha incontrato la Kirchner a Buenos Aires dove ha dato una cena in suo onore al Museo del Bicentenario della capitale argentina.