“La patrona è un esempio per le donne” ha spiegato Monica Maimone, regista titolare della società che cura la festa cittadina, che nei giorni scorsi è stata vittima di un'aggressione. La manifestazione di quest'anno è anche in onore di Rosy Bonanno, assassinata dall'ex. Orlando contestato da un gruppo di senzatetto
Scrittrici, giornaliste, musiciste, psicologhe, artiste e casalinghe: un totale di sessanta donne trascinerà in giro per Palermo il carro trionfale di Santa Rosalia, la patrona del capoluogo siciliano. Per la prima volta in 390 edizioni, lo storico “fistino” della santa patrona di Palermo è dedicato alle donne: a spingere lungo corso Vittorio Emanuele, partendo dalla Cattedrale e arrivando fino a Porta Felice, il carro realizzato dallo scenografo Renzo Milan ci saranno anche Giovanna Marano e Agnese Ciulla, entrambe assessori della giunta di Leoluca Orlando. “Questa festa pagana è dedicata alle donne, perché Rosalia è un esempio. Il festino è un unicum” ha spiegato Monica Maimone, la regista titolare della Mymoon, società scelta dall’amministrazione per curare la sentitissima festa cittadina.
Maimone, nei giorni scorsi, era stata aggredita da due sconosciuti. “Te ne devi andare da Palermo” urlavano gli aggressori, malmenandola dopo averla incrociata per strada. “Un gesto di volgare mafiosità che mortifica la legalità e lo sviluppo nella nostra città” ha definito l’episodio il sindaco Orlando. Le tensioni intorno al festino non si sono fermate all’aggressione di Maimone: lo stesso primo cittadino è stato aspramente contestato da un gruppo di senzatetto, che hanno protestato durante la messa officiata dal cardinale Paolo Romeo in onore della festa di Santa Rosalia.
Resta comunque il ruolo della donna nella storia del capoluogo palermitano il file rouge della trecentonovantesima edizione del fistino. Domenica a piazza Politeama è andato in scena un flash mob: decine di sagome tracciate a terra col gesso con un fiore al centro per ricordare i 134 casi di femminicidio avvenuti in Italia soltanto nel 2013. Una di loro si chiamava Rosy Bonanno: il 10 luglio 2013 alle nove del mattino è stata assassinata con dieci coltellate da Benedetto Conti, il suo ex compagno che aveva già denunciato due volte per stalking. Stamattina, il gup Marina Petruzzella ha accolto la richiesta del pm Rita Fulantelli, condannando Conti a trent’anni di carcere: dall’omicidio di Rosy è trascorso un anno esatto. Un anno dopo la festa di Santa Rosalia è dedicata anche a Rosy.
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