L'ex titolare del dicastero all'Ambiente del governo Monti è stato scarcerato nonostante il parere contrario della Procura. Il gip: "Non può reiterare il reato"
Revocati dopo un mese e mezzo gli arresti domiciliari all’ex ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. L’ex rappresentante del governo Monti, contattato dall’agenzia Ansa, ha espresso soddisfazione e contentezza e non ha voluto aggiungere altro. A decidere è stato il gip di Ferrara Tassoni nonostante il parere contrario della Procura di Ferrara.
Clini è indagato dalla fine dello scorso maggio per peculato nell’ambito di una inchiesta relativa a un finanziamento per il risanamento delle acque in Iraq. Inizialmente indagato per corruzione, il politico è chiamato a rispondere di una distrazione di oltre 3 milioni di euro in concorso con un altro imprenditore. La procura di Ferrara aveva dato parere negativo alla revoca dei domiciliari: il gip ha ritenuto che non ci sia più nessun rischio di reiterazione del reato. La difesa, sostenuta dall’avvocato Paolo Dell’Anno, ha dimostrato che Clini si è dimesso da ogni incarico ministeriale, risultando cancellato il suo ruolo dirigenziale. “Sono cessate ad avviso del gip le esigenze cautelari. La nostra richiesta è stata accolta senza prescrizioni ulteriori”, ha commentato l’avvocato Dell’Anno. “Ovviamente siamo soddisfatti”, ha commentato il legale della difesa. Questo esito, ha aggiunto, “è stato fortemente voluto e richiesto”.