Scontro acceso tra l’esponente di Sel, Marco Furfaro, e Gianluca Buonanno, eurodeputato della Lega e sindaco di Borgosesia, durante il talk show di approfondimento “Agorà”, su Rai Tre. Il politico del Carroccio, in collegamento da Bruxelles, spiega la sua nuova iniziativa: “L’Europa ha dato l’ok all’importazione ancora più grande del riso cambogiano. Io vengo dalla provincia di Vercelli, che è un po’ la patria del riso e vorrei fare qualcosa nel Parlamento Europeo per ribadire che il riso italiano è di qualità ed è da difendere. Non possiamo sempre avere i cambogiani e i vietnamiti che portano i loro prodotti di qualità inferiore e di basso costo, che rovinano i mercati”. Poi espone le sue note tesi su immigrati e clandestini: “Portano problemi sanitari, come la scabbia, l’ebola, la TBC. Se Renzi, invece di pensare alla Mogherini, mettesse un commissario europeo per i clandestini, io mi autocandiderei. Lo sistemo io il problema in tre mesi”. Insorge Furfaro, ospite in studio: “Ma fermatelo. Che dice? Guardi, provi a coltivarlo lei il riso cambogiano. E’ davvero imbarazzante. Vogliamo avere credibilità in Europa con queste pagliacciate? Ieri” – continua – “è stato pubblicato il dato secondo cui 6 milioni di persone non arrivano a fine mese e un parlamentare europeo, che aveva mostrato una spigola in Aula, parla di riso cambogiano? Lei è ridicolo, sta dicendo un sacco di castronerie“. Buonanno ribatte: “Intanto io sono qui perché sono stato votato. Io difendo il mio Paese, però se ci sono dei baluba comunisti non so cosa dirvi“. “Mi può fare la multa”, commenta ironicamente Furfaro, che fa chiaro riferimento alla recente ordinanza comunale con cui Buonanno intende multare i gay che si scambiano effusioni in pubblico. “I comunisti stanno sempre insieme ai banchieri”, ribatte il sindaco del Carroccio. E l’esponente di Sel gli ricorda lo scandalo Belsito. “Io sono qui per difendere la mia gente” – ribadisce Buonanno – “perché l’Europa dorme in piedi. E invece voi siete lì seduti a farvi le pippe. Vai a farti le pippe, hai capito?“
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