Un sito internet ma anche una pagina Facebook in suo sostegno. A Oppido Mamertina, in Calabria, c’è chi si schiera apertamente con il parroco che ha consentito l’inchino della Madonna davanti l’abitazione del boss ergastolano Giuseppe Mazzagatti. In molti sono con don Benedetto Rustico, il sacerdote che ha difeso la sua scelta e aveva chiesto ai fedeli di schiaffeggiare il cronista del fattoquotidiano.it In una intervista don Rustico ha anche spiegato di non capire gli inquirenti e che “gli arresti non servono. Così si criminalizza”.

Poco importa se la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha aperto un’inchiesta dopo le segnalazioni del maresciallo Andrea Marino che ha denunciato il condizionamento mafioso della ‘ndrangheta, in grado di decidere addirittura le soste delle processioni, di infiltrare tra i portatori della vara pericolosi killer delle cosche o, semplicemente, affiliati ai clan. Sospetti che sono confermati dall’indagine “Erinni” che lo scorso novembre ha portato all’arresto di una ventina di persone accusate di omicidio, associazione mafiosa e traffico di armi.

Gran parte degli indagati, infatti, erano portatori della vara e devoti alla Madonna delle Grazie come dimostrano alcune intercettazioni registrate dai carabinieri e alcuni video presenti su Youtube. Tra questi anche Simone Pepe, il giovane romano ma di origini calabresi che, inconsapevole di avere una cimice nell’auto, ha raccontato a un suo amico la trafila di omicidi commessi per vendicare il patrigno, compreso quello di Francesco Raccosta, dato in pasto ai maiali ancora vivoTra un delitto e un altro, proprio Pepe ha raccontato la sua devozione alla Madonna, il suo impegno nel portare la vara durante le processioni e il fatto che i boss regalano l’oro alla Chiesa. Oro che, una volta, è stato rubato e i ladri ammazzati.

Ma la “redenzione è per tutti” dice don Benedetto Rustico al quale è stato dedicato un sito internet (www.iostocondonbenedetto.it) e una pagina Facebook in suo sostegno (don Benedetto) a cui hanno aderito oltre 900 persone e dove confluiscono anche i comunicati stampa dell’Azione CattolicaNote, come quella dell’Azione cattolica di Oppido Mamertina, dalle quali si percepisce come le parole di Papa Francesco contro la ‘ndrangheta non sono state capite fino in fondo. Poche settimane fa Bergoglio ha scomunicato i mafiosi. Ma queste latitudini il problema sono i giornalisti colpevoli di aver raccontato di un’inchiesta giudiziaria, di aver alzato un polverone sui riti religiosi per i quali la Chiesa e la Fede hanno abdicato alla ‘ndrangheta.

“Non vogliamo fermarci – scrive infatti l’Azione cattolica – davanti a una terra resa blasfema da coloro che dietro una testata di giornale esprimono giudizi affrettati ed attacchi indiscriminati per ottenere risalto ed attenzione a fini esclusivamente personali”. Sempre nello stesso comunicato stampa si elogia il “sacerdote Benedetto Rustico che nei suoi mandati di assistente diocesano ha interpretato, con vero spirito evangelico, la Chiesa del grembiule con la sua testimonianza di vita sacerdotale al servizio degli ultimi senza mai abbattersi ed alzando la voce davanti alle ingiustizie, per cui ha anche pagato di persona”. 

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