Questa volta parliamo di pedoni e, per farlo, crediamo che sia innanzitutto necessario chiarire un concetto: i pedoni non esistono; esistono, invece, cittadini che, nel corso della giornata, si muovono con diversi mezzi e tra questi i piedi. Quindi poco o tanto, siamo tutti pedoni, ciclisti, automobilisti, utilizzatori dei mezzi pubblici. Purtroppo, però, quando cambiamo posizione, o mezzo, ci dimentichiamo di quella precedente.
Quindi, spesso, quando andiamo a piedi, imprechiamo contro gli automobilisti poco rispettosi, mentre quando andiamo in auto, imprechiamo contro quegli “imbambiti” di pedoni che ci intralciano, con loro andare lento, la strada. Questo è il quadro di quanto avviene quotidianamente nelle nostre strade.
Ma per regolare questi possibili conflitti, ci sono le pubbliche amministrazioni che, con i loro saggi e competenti interventi, dovrebbero salvaguardare i più deboli, imponendo severe regole per i prepotenti.
Purtroppo, il quadro dei pedoni vittime di incidenti stradali è gravissimo e non accenna a migliorare, segno che quel che oggi si fa è del tutto inadeguato.
Uno degli elementi previsti dal codice della strada, per salvaguardare i pedoni negli attraversamenti, sono le strisce pedonali, ma dal momento che nessuno le rispetta, ecco che la italica fantasia ha partorito delle creative invenzioni; ed allora, gli attraversamenti ritenuti più pericolosi, in diversi comuni dell’ Emilia vengono dipinti di rosso, in Lombardia di azzurro ed in Veneto di verde; (ovviamente i colori sono casuali!!), Si crea così una inedita gerarchia degli attraversamenti che può essere percepita nel seguente modo: solo strisce bianche e nere: gli automobilisti sono autorizzati a passare senza fermarsi; rossi, verdi, azzurri: è meglio dare un’ occhiata; con lucine o lanternine: meglio guardare bene! Purtroppo (!!!) così non è; gli automobilisti devono sempre cedere il passo ai pedoni negli attraversamenti, indipendentemente dal colore e forma di essi.
E ora parliamo dei pulsanti, quella bella invenzione che consente ai pedoni di ridurre i tempi di attesa ai semafori; almeno nella nostra città, Modena, essi sono un vero e proprio rebus; in pratica, l’impressione è che molti non siano collegati a nulla. Una vera e propria beffa,visto che chi si sposta a piedi è sotto la pioggia o il sole, mentre chi si sposta in auto è bel protetto nel proprio abitacolo.
Bella quella vignetta che rappresenta un pedone che getta un secchio d’acqua ad un esterrefatto automobilista di passaggio e che ad un suo sbigottimento replica dicendo che sta facendo esattamente quello che fanno gli automobilisti quando passando in una pozzanghera innaffiano i pedoni.
Insomma, diciamo la verità: le nostre città sono fatte per le automobili e non per tutelare gli utenti deboli che, tra l’ altro, sono quelli che non inquinano.