LA Rete e i social network si scatenano dopo l'annuncio delle dimissioni del tecnico campione d'Italia e l'arrivo dell'ex allenatore del Milan
È successo tutto così in fretta che i tifosi juventini ancora non ci credono. Via Conte, l’allenatore delle tre stagioni e dei tre scudetti consecutivi, subito spazio a Max Allegri, esonerato dal Milan durante la scorsa stagione. Twitter non è d’accordo ed esprime tutto il suo disappunto con l’hashtag #NoAllegri. Già da ieri sera Twitter era stato invaso dalle dimissioni di Conte prima con #agghiacciande e poi con #addioConte, fino ad arrivare alla bocciatura definitiva per il nuovo mister.
Andiamo per ordine. Antonio Conte e la Juventus rescindono consensualmente il contratto. Problemi con la dirigenza sul mercato, soprattutto acquisti non eccellenti finora e possibili partenze importanti come quelle di Vidal e Pogba. Sempre sul web ipotizzano una chiamata dalla Nazionale, addirittura prima di aver nominato il presidente della Figc. La prima reazione del web è immediata e diretta: l’hashtag #agghiacciande fa capire bene la grande sorpresa e sono in molti a linkare la famosa imitazione di Maurizio Crozza.
Dalla meraviglia si passa al tributo per l’ex giocatore della Juve. #addioConte diventa l’hashtag per ricordare i momenti più belli, le vittorie emozionanti e i traguardi raggiunti. È il giusto tributo a chi ha riportato la Vecchia Signora in testa negli ultimi tre anni.
Le cose sono talmente veloci che parte il toto nomi, quasi a voler dimenticare subito Conte. Sono gli stessi candidati a guidare l’Italia dopo l’addio di Prandelli: Mancini, Spalletti e Allegri. Su Twitter si alimenta la polemica, nessuno dei tre piace, soprattutto dopo un allenatore che ha stravinto in Italia e ora voleva garanzie per vincere in Europa. Le motivazioni sono varie. Roberto Mancini è stato l’allenatore che ha approfittato di Calciopoli per vincere gli scudetti con la sua Inter e in quegli anni ha tanto criticato la dirigenza bianconera. Di Luciano Spalletti, invece, non piace il modulo e soprattutto in Italia non ha mai vinto nulla, le vittorie con lo Zenit di San Pietroburgo non sono un banco di prova, fanno notare dal microblog. E, infine, c’è Max Allegri, passato dal Sassuolo al Cagliari nel 2008 e dopo due anni al Milan. Uno scudetto nel 2011, poi un secondo e un terzo posto, fino ad arrivare all’esonero della scorsa stagione per l’esasperazione dei tifosi milanisti dopo la sconfitta per 4-3 contro il neo promosso Sassuolo, terzultimo in classifica.
Il popolo della rete juventino si scatena. Tra i nomi chiacchierati per la panchina della Juve, Allegri era proprio l’ultima scelta, anzi l’allenatore da evitare a tutti i costi. C’è poco spazio per l’ironia, i commenti sulla scelta della dirigenza sono molto critici, #NoAllegri è l’hashtag per esprimere il proprio disappunto.
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Arriva anche l’ufficialità: Allegri ha firmato un biennale. In poco tempo molti juventini twittano le loro dimissioni da tifosi per la stagione 2014/2015. Intanto entrano in topic trend anche Vidal, Pogba e Iturbe. I primi due per la sempre più probabile partenza, il giocatore del Verona invece perché andrà alla Roma dopo esser stato vicinissimo alla Juventus fino a due giorni fa. È una giornata nera: perdere l’allenatore, il centrocampista Iturbe e avere un nuovo mister su cui pesa un hashtag pesante: #NoAllegri.
Twitter: @carlovalentino2