Giustizia & Impunità

Carige, altri arresti. Nuova misura cautelare per Giovanni Berneschi

In carcere sono finiti Antonio Cipollina, direttore generale del Centro, Gianmarco Grosso, vicedirettore del Centro, e Marcello Senarega, procuratore finanziario. Ai domiciliari ex presidente dell'istituto e la nuora Francesca Amisano. L’inchiesta sul Centro fiduciario nasce da quella per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Secondo l’accusa, era usato per far rientrare in Italia i capitali (13 milioni intestati anche alla moglie e alla nuora) che erano custoditi in Svizzera e ritenuti proventi illeciti

L’inchiesta Carige non si ferma. Cinque misure cautelari sono state eseguite dalla Guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta sull’attività del Centro fiduciario di Carige. In carcere sono finiti Antonio Cipollina, direttore generale del Centro, Gianmarco Grosso, vicedirettore del Centro, e Marcello Senarega, procuratore finanziario.

Ai domiciliari Giovanni Berneschi e la nuora Francesca Amisano (perquisite anche le loro case), già destinatari di misura cautelare nelle loro abitazioni per l’inchiesta sulla truffa alla Carige. Le accuse sono riciclaggio e favoreggiamento.

L’inchiesta sul Centro fiduciario nasce da quella per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio che aveva portato agli arresti dell’ex presidente di Banca Carige, Berneschi e altre sei persone. Il Centro fiduciario, secondo l’accusa, era usato da Berneschi per far rientrare in Italia i capitali (13 milioni intestati anche alla moglie e alla nuora) che erano custoditi in Svizzera e ritenuti proventi illeciti.

Le nuove ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip di Genova riguardano una nuova tranche d’indagine che, secondo quanto appreso, vuol dimostrare come la Centro fiduciario Cf spa abbia costituito, in alcune occasioni, un crocevia strategico per la gestione di pratiche finanziarie che la Guardia di finanza definisce ‘opache’ riguardanti capitali di provenienza illecita. Capitali che secondo le Fiamme Gialle sono riferibili anche allo stesso Berneschi.

La Gdf infatti ha accertato che i vertici del Centro Fiduciario, sotto l’influenza di Berneschi che era vicepresidente del cda della società, tutelavano alcuni clienti, titolari di depositi di rilevante importo, tra cui lo stesso Berneschi e il suo nucleo familiare al punto di manomettere e nascondere documenti di operazioni finanziarie operate da alcuni clienti attraverso la Centro fiduciario perché non finissero sotto i riflettori degli ispettori della Banca d’Italia e dell’Unità di informazione finanziaria durante le operazioni ispettive che hanno interessato la stessa società.

Aggiornamento
Si precisa che il sig. Cipollina è stato assolto dal Tribunale di Genova per tutti i reati a lui ascritti, con sentenza passata in giudicato in data 30 giugno 2018