“Assisto con malinconia a quello che sta avvenendo e vedo una grande sordità da parte dell’esecutivo che ha rifiutato il dialogo dimostrando l’assenza di una cultura istituzionale”. E’ l’affondo del costituzionalista Stefano Rodotà sulle riforme istituzionali del ddl Boschi. A margine di un convegno a Roma sui beni comuni in Europa presso la sede di rappresentanza della Commissione Europea, il giurista chiosa: “Da più parti sono state formulate proposte per arrivare al superamento del bicameralismo perfetto con la garanzia di governabilità, controllo e partecipazione, invece si sta andando verso un modello che accentra il potere” di Annalisa Ausilio