I test di preselezione per il secondo ciclo del tirocinio formativo attivo interessano quasi 150mila ragazzi e ragazze in tutto il Paese. Per chi li ha svolti lunedì, il verdetto potrebbe arrivare a breve
C’è chi è già in trepida attesa dei risultati, chi magari sta affrontando la prova in queste ore e chi invece dovrà aspettare fino al 31 luglio per il proprio esame. I test di preselezione per il secondo ciclo Tfa interessano quasi 150mila ragazzi e ragazze in tutto il Paese. I primi ad affrontarli sono stati gli aspiranti insegnanti di fisica, lunedì 14. Il 17 luglio è stata la volta di latino e greco nei licei (A052) e matematica e chimica alle medie (A059), venerdì si passa a filosofia e psicologia (A036) e matematica (A047). Tra le ultime, a chiudere il fitto calendario predisposto dal Ministero, informatica (A042) e francese (acc. 6), giovedì 31 luglio.
Come spiegato nelle scorse settimane di preparazione, la prova si compone di 60 domande, su più argomenti (laddove possibile, classi di concorso simili vengono accorpate in un unico test, con l’impiego di moduli di base per la parte generale, e moduli specifici per i vari settori ). Il punteggio minimo per superare la preselezione ed essere ammessi alla prova scritta, che si terrà entro il mese di ottobre, è di 21/30, il che vuol dire rispondere correttamente ad almeno 42 quesiti. Per conoscere l’esito della propria prova i candidati non dovrebbero attendere troppo: il Cineca deve ricevere dal Miur il via libera per pubblicare i risultati, man mano che la correzione viene smaltita. Per chi ha svolto i test lunedì, il verdetto potrebbe arrivare a breve. Per conoscerlo, basterà entrare nella pagina personale del portale attraverso le credenziali ricevute nel corso della prova: qui sarà possibile verificare il punteggio conseguito, l’eventuale ammissione, e consultare la propria prova corretta. Da quest’anno, inoltre, il giorno dopo lo svolgimento del test, Cineca pubblica un pdf delle domande e delle risposte (quella corretta è sempre la lettera A) della prova, in modo che i partecipanti possano farsi da subito un’idea di come sono andati, in attesa del risultato ufficiale.
In generale, le impressioni di chi ha già affrontato i test delle prime classi di concorso sono positive. Le domande sembrano più abbordabili rispetto al passato: a volte è possibile arrivare alla risposta esatta senza conoscerla attraverso il ragionamento, anche se ovviamente commenti e stati d’animo variano molto a seconda delle classi di concorso. Pure quest’anno, però, non sono mancate le contestazioni. Il test della precedente edizione presentava risposte cervellotiche, tanto che il Miur si vide costretto a neutralizzare alcuni quesiti e rivedere i punteggi delle prove. Stavolta il problema sembra meno diffuso, ma i candidati hanno puntato il dito su alcune domande ambigue.
Come, ad esempio, per i test di lettere, la n. 38, che riportava la data errata di creazione dello Zollverein (1843 invece che 1834) e per questo passibile di annullamento; o, per quello di chimica, un errore nelle formule contenute nella traccia n. 37. Ma sono solo alcuni dei dubbi sollevati da candidati. Anche perché siamo soltanto all’inizio: le prove continueranno fino alla fine del mese, e man mano arriveranno i risultati. In palio ci sono i circa 22mila posti del secondo ciclo del Tirocinio Formativo Attivo, il corso che abilita all’insegnamento nelle scuole. Chi passerà la preselezione, in autunno dovrà affrontare anche l’esame scritto e poi quello orale. Ma due anni fa il primo test fu il vero spauracchio per gli aspiranti docenti di tutta Italia. Per questo l’attesa è febbrile. Superarlo vuol dire essere già a metà dell’opera.
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