La tregua è durata il tempo di un’illusione. E ora Israele avanza nella Striscia di Gaza. Mentre l’Unicef denuncia che dei 281 morti palestinesi circa 51 sono bambini, il presidente Usa Barack Obama reclama che “Israele ha diritto a difendersi”, diritto che lui “sosterrà fermamente” perché “nessuna nazione potrebbe accettare che si sparino razzi entro i suoi confini”. Una dichiarazione che sembra voler posizionare gli Stati Uniti rispetto alla riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, fatta venerdì sera su richiesta di Giordania e Turchia. Nell’incontro, il capo degli Affari politici dell’Onu, Jeffrey Feltman, ha sottolineato che “le Nazioni Unite condannano il lancio indiscriminato di razzi” da parte di Hamas, “ma siamo preoccupati dalla forza” della risposta di Netanyahu. Nella stessa riunione, il segretario generale Ban Ki-moon ha annunciato che sabato 19 luglio andrà in Medio Oriente per accelerare una soluzione del conflitto.
L’arrivo dei tank nella Striscia – Sono una ventina le vittime dell’ultimo attacco. Tra loro, un bimbo di cinque mesi, ucciso nella notte a Rafah, sul confine con l’Egitto. Tre ragazzi di età compresa fra 12 e 16 anni sono stati uccisi dal fuoco dell’artiglieria della Striscia di Gaza, mentre in serata altri tre bambini sono rimasti uccisi dai tiri dei carri armati. Morti che si aggiungono al lungo elenco di minori palestinesi rimasti uccisi nel conflitto. L’Onu fa sapere che il numero degli sfollati è raddoppaito in meno di 24 ore, arrivando a oltre 40mila palestinesi. Morto un soldato israeliano e altri cinque feriti. Hamas ha reagito alla penetrazione di forze terrestri israeliane nella Striscia con il lancio di decine di razzi verso importanti città nel Sud di Israele. Le batterie di difesa Iron Dome hanno intercettato in volo i razzi che rischiavano di mietere vittime, mentre hanno ignorato quelli diretti verso zone aperte.
“La città sotterranea” – L’operazione è diretta alla distruzione dei tunnel che consentono ai palestinesi di infiltrarsi in Israele e portare attacchi. Le forze di sicurezza israeliane fanno sapere di avere individuato 21 tunnel sotterranei segreti. “Sotto Gaza, c’è un’altra Gaza sotterranea”, ha dichiarato Peter Lerner, portavoce dell’esercito israeliano. I tunnel, usati per rifornirsi di armi ed equipaggiamenti e per tentare infiltrazioni nel territorio israeliano, sono “decine, forse centinaia”. “Nel 2009 Hamas ha fatto la scelta strategica di puntare sui tunnel”, continua Lerner. “Oggi, sotto la Striscia c’è una rete estensiva di gallerie. Uno dei nostri obiettivi è far sì che Hamas abbandoni questa convinzione strategica“.
L’obiettivo non dichiarato di Netanyahu – Un’altra intenzione – non dichiarata – potrebbe essere quella di dividere in due la Striscia. Dalla zona all’estremo nord, dove vivono 100mila persone, non si vede nessuna via di fuga per la gente: l’unica possibilità è restare a casa, lontano dalle finestre e dalla strada e chi può cerca di spostarsi nei seminterrati. L’operazione si svolge senza risparmio di mezzi: fanteria, carri armati, artiglieria, ingegneri e intelligence sul campo sono fra le forze entrate a Gaza. A loro sostegno – ha aggiunto il portavoce – forze aree, navali e altre unità di sicurezza.
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A Gaza City
“Gaza sarà la tomba per i soldati di occupazione” – L’avvertimento giunto la scorsa notte da Sami Abu Zuhri, un portavoce di Hamas. “I giorni a venire metteranno in luce la codardia di Benyamin Netanyahu, che pagherà un duro prezzo”. Abu Zuhri ha poi espresso fiducia che “adesso sarà possibile liberare i nostri prigionieri“: una allusione alla determinazione di Hamas di catturare soldati per scambiarli con palestinesi detenuti in Israele.
Hamas: “Mandate via i giornalisti” – Fonti giornalistiche straniere a Gaza hanno riferito intanto che l’esercito ha detto loro di restare negli alberghi per tutta la durata del tempo. Hamas, invece, avrebbe chiesto loro di allontanarsi. E intanto sfida Israele con l’arma della retorica: sostenendo stanotte – per bocca di un suo rappresentante a Gaza – che “l’operazione terrestre è un passo drastico e pericoloso”, per la quale “l’occupante pagherà un prezzo pesante”.
I negoziati del Cairo e la mediazione egiziana – Al Cairo sono in corso i negoziati con le delegazioni di Hamas e Netanyahu, che però non sembrano avere avuto effetti positivi. Venerdì il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, e il presidente palestinese Mahmoud Abbas, si sono incontrati. Anche il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, è arrivata venerdì al Cairo. Duro il presidente turco Abdullah Gul: “Israele metta fine all’aggressione” o ci saranno “conseguenze pericolose”. “Avverto Israele ancora una volta”, continua Gul, confermando la definizione di “genocidio” che era stata data dal premier Erdogan nei giorni scorsi. “Questa aggressione può portare a conseguenze ancora più gravi. Darà inevitabilmente la stura a conseguenze più pericolose”. Chiesto dalle autorità turche un’urgente riunione del Consiglio di sicurezza nell’Onu.
La telefonata del Papa: “Cessi ogni ostilità” – Papa Francesco ha telefonato al presidente israeliano Shimon Peres e al presidente palestinese Mahmoud Abbas, condividendo le sue gravissime preoccupazioni nell’attuale situazione di conflitto che coinvolge in modo particolare la Striscia e che, in un clima di crescente ostilità, odio e sofferenza per i due popoli, sta seminando numerosissime vittime e dando luogo ad una situazione di grave emergenza umanitaria. Condanna anche da parte dell’Unione Europea, mentre – dopo gli scontri dei giorni scorsi davanti a due sinagoghe di Parigi – le autorità francesi hanno deciso di vietare una manifestazione pro-palestinese prevista per sabato nella capitale.
Mondo
Carri armati a Gaza: “Colpiti siti del terrore”. Obama: “Israele ha diritto a difendersi”
Dall'inizio dei raid 281 morti, di cui 51 bambini. Raddoppia il numero degli sfollati palestinesi, che arriva a 40mila. Dalla Striscia: "Sarà la vostra tomba". Critiche da Hamas al leader Abbas per la mediazione egiziana. Ban
La tregua è durata il tempo di un’illusione. E ora Israele avanza nella Striscia di Gaza. Mentre l’Unicef denuncia che dei 281 morti palestinesi circa 51 sono bambini, il presidente Usa Barack Obama reclama che “Israele ha diritto a difendersi”, diritto che lui “sosterrà fermamente” perché “nessuna nazione potrebbe accettare che si sparino razzi entro i suoi confini”. Una dichiarazione che sembra voler posizionare gli Stati Uniti rispetto alla riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, fatta venerdì sera su richiesta di Giordania e Turchia. Nell’incontro, il capo degli Affari politici dell’Onu, Jeffrey Feltman, ha sottolineato che “le Nazioni Unite condannano il lancio indiscriminato di razzi” da parte di Hamas, “ma siamo preoccupati dalla forza” della risposta di Netanyahu. Nella stessa riunione, il segretario generale Ban Ki-moon ha annunciato che sabato 19 luglio andrà in Medio Oriente per accelerare una soluzione del conflitto.
L’arrivo dei tank nella Striscia – Sono una ventina le vittime dell’ultimo attacco. Tra loro, un bimbo di cinque mesi, ucciso nella notte a Rafah, sul confine con l’Egitto. Tre ragazzi di età compresa fra 12 e 16 anni sono stati uccisi dal fuoco dell’artiglieria della Striscia di Gaza, mentre in serata altri tre bambini sono rimasti uccisi dai tiri dei carri armati. Morti che si aggiungono al lungo elenco di minori palestinesi rimasti uccisi nel conflitto. L’Onu fa sapere che il numero degli sfollati è raddoppaito in meno di 24 ore, arrivando a oltre 40mila palestinesi. Morto un soldato israeliano e altri cinque feriti. Hamas ha reagito alla penetrazione di forze terrestri israeliane nella Striscia con il lancio di decine di razzi verso importanti città nel Sud di Israele. Le batterie di difesa Iron Dome hanno intercettato in volo i razzi che rischiavano di mietere vittime, mentre hanno ignorato quelli diretti verso zone aperte.
“La città sotterranea” – L’operazione è diretta alla distruzione dei tunnel che consentono ai palestinesi di infiltrarsi in Israele e portare attacchi. Le forze di sicurezza israeliane fanno sapere di avere individuato 21 tunnel sotterranei segreti. “Sotto Gaza, c’è un’altra Gaza sotterranea”, ha dichiarato Peter Lerner, portavoce dell’esercito israeliano. I tunnel, usati per rifornirsi di armi ed equipaggiamenti e per tentare infiltrazioni nel territorio israeliano, sono “decine, forse centinaia”. “Nel 2009 Hamas ha fatto la scelta strategica di puntare sui tunnel”, continua Lerner. “Oggi, sotto la Striscia c’è una rete estensiva di gallerie. Uno dei nostri obiettivi è far sì che Hamas abbandoni questa convinzione strategica“.
L’obiettivo non dichiarato di Netanyahu – Un’altra intenzione – non dichiarata – potrebbe essere quella di dividere in due la Striscia. Dalla zona all’estremo nord, dove vivono 100mila persone, non si vede nessuna via di fuga per la gente: l’unica possibilità è restare a casa, lontano dalle finestre e dalla strada e chi può cerca di spostarsi nei seminterrati. L’operazione si svolge senza risparmio di mezzi: fanteria, carri armati, artiglieria, ingegneri e intelligence sul campo sono fra le forze entrate a Gaza. A loro sostegno – ha aggiunto il portavoce – forze aree, navali e altre unità di sicurezza.
“Gaza sarà la tomba per i soldati di occupazione” – L’avvertimento giunto la scorsa notte da Sami Abu Zuhri, un portavoce di Hamas. “I giorni a venire metteranno in luce la codardia di Benyamin Netanyahu, che pagherà un duro prezzo”. Abu Zuhri ha poi espresso fiducia che “adesso sarà possibile liberare i nostri prigionieri“: una allusione alla determinazione di Hamas di catturare soldati per scambiarli con palestinesi detenuti in Israele.
Hamas: “Mandate via i giornalisti” – Fonti giornalistiche straniere a Gaza hanno riferito intanto che l’esercito ha detto loro di restare negli alberghi per tutta la durata del tempo. Hamas, invece, avrebbe chiesto loro di allontanarsi. E intanto sfida Israele con l’arma della retorica: sostenendo stanotte – per bocca di un suo rappresentante a Gaza – che “l’operazione terrestre è un passo drastico e pericoloso”, per la quale “l’occupante pagherà un prezzo pesante”.
I negoziati del Cairo e la mediazione egiziana – Al Cairo sono in corso i negoziati con le delegazioni di Hamas e Netanyahu, che però non sembrano avere avuto effetti positivi. Venerdì il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, e il presidente palestinese Mahmoud Abbas, si sono incontrati. Anche il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, è arrivata venerdì al Cairo. Duro il presidente turco Abdullah Gul: “Israele metta fine all’aggressione” o ci saranno “conseguenze pericolose”. “Avverto Israele ancora una volta”, continua Gul, confermando la definizione di “genocidio” che era stata data dal premier Erdogan nei giorni scorsi. “Questa aggressione può portare a conseguenze ancora più gravi. Darà inevitabilmente la stura a conseguenze più pericolose”. Chiesto dalle autorità turche un’urgente riunione del Consiglio di sicurezza nell’Onu.
La telefonata del Papa: “Cessi ogni ostilità” – Papa Francesco ha telefonato al presidente israeliano Shimon Peres e al presidente palestinese Mahmoud Abbas, condividendo le sue gravissime preoccupazioni nell’attuale situazione di conflitto che coinvolge in modo particolare la Striscia e che, in un clima di crescente ostilità, odio e sofferenza per i due popoli, sta seminando numerosissime vittime e dando luogo ad una situazione di grave emergenza umanitaria. Condanna anche da parte dell’Unione Europea, mentre – dopo gli scontri dei giorni scorsi davanti a due sinagoghe di Parigi – le autorità francesi hanno deciso di vietare una manifestazione pro-palestinese prevista per sabato nella capitale.
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Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Domani, alle ore 11:30, a Roma, nell’Europa Experience-David Sassoli (piazza Venezia, 6), si svolgerà l’incontro con i promotori dell’appello (che ha superato le 5mila adesioni) “Per un’Europa libera e forte”, lanciato dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno. L’appello, si legge nel testo, “nasce dall’urgenza invariata che il Manifesto di Ventotene tracciò durante il secondo conflitto mondiale, per un’Europa federale e per un nuovo europeismo in difesa delle democrazie liberali e delle libertà dei popoli”.
Previsti, tra gli altri, gli interventi di Carlo Calenda, segretario di Azione; Riccardo Magi, segretario di Più Europa; Benedetto Della Vedova, deputato di Più Europa; Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia viva; Christian Rocca, direttore de 'Linkiesta'; Nathalie Tocci e Nona Mikhelidze, dell’Istituto affari internazionali; Piero Fassino, deputato Pd; Alessandro Sterpa, professore dell’Università degli Studi della Tuscia; Sofia Ventura, professoressa dell’Università di Bologna; Vittorio Emanuele Parsi, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Angelo Chiorazzo, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata; Stefano Ceccanti, professore dell'Università 'La Sapienza' di Roma; Giorgio Gori, eurodeputato Pd; Roberto Castaldi, politologo; Guy Verhofstadt, già Primo ministro del Belgio.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Nei Porti di Roma e del Lazio, il 2024 mette in luce un mercato delle crociere “fiorente”: sono 3.459.238 i crocieristi transitati nel corso dell’anno a Civitavecchia, in aumento del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2023; cifra che, stando alle previsioni, aumenterà di un ulteriore 2,8% alla fine dell’anno in corso. Lo riferisce l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, evidenziando che il nuovo record assoluto delle crociere traina anche il traffico totale dei passeggeri (crociere e autostrade del mare) che sfonda il muro dei 5 milioni (5.005.142).
Per quanto riguarda il settore delle merci, il network dei Porti di Roma e del Lazio, con un totale complessivo di poco più di 13 milioni di tonnellate di merci movimentate, registra una diminuzione pari al 6,5% (-905.333 tonnellate), legata – spiega l’Autorità – al calo delle merci solide del porto di Civitavecchia (-17,2%), in particolar modo al carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, ormai prossima alla chiusura in vista del previsto phase out di fine anno e dove, negli ultimi dodici mesi, si sono sbarcate poco più di 100 mila tonnellate.
“Il grosso della perdita di quasi un milione di tonnellate è imputabile, principalmente, alla chiusura della centrale a carbone Enel e a scelte nazionali e di sistema prese negli ultimi 10 anni che vanno ben oltre le nostre competenze e che sono state imposte all’Autorità e che sono, anche, fuori dalla facoltà di ogni singolo operatore di compensare questa perdita”, fa presente infatti il Commissario Straordinario dell’Adsp, Pino Musolino, assicurando che però “il sistema nel complesso comunque tiene, con dati molto significativi e importanti nei porti di Fiumicino e Gaeta soprattutto nelle rinfuse e a Civitavecchia i dati in generale sono positivi e confortanti, tenuto conto delle due importanti crisi che hanno attraversato il Mediterraneo nel 2024, vedendoci allineati alle stime di traffico della stragrande maggioranza dei porti italiani e mediterranei. Restiamo comunque vigili e monitoriamo la questione di Torre Valdaliga Nord – conclude Musolino – che rappresenta una ferita importante e un grande limite alla pianificazione e alla possibilità di fare dei ragionamenti concreti per il prossimo futuro rispetto al nostro sistema portuale”.
Si conferma il trend di crescita dei crocieristi imbarcati e sbarcati nel porto di Roma (+5,7%) che continua a caratterizzarsi sempre più come “home port”. In aumento anche il numero degli accosti delle città galleggianti che, con un totale di 841, crescono di 32 unità (+4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E si registra un incremento percentuale, rispetto al 2023, delle altre categorie di rinfuse solide nel porto di Civitavecchia: la categoria dei “prodotti metallurgici, minerali di ferro…”, cresce del 54% per un totale di 546.990 tonnellate movimentate (+191.766), mentre è pari al 198,6% l’incremento della categoria “minerali grezzi, cementi e calci” che movimenta 175.991 tonnellate totali (+117.060 rispetto al 2023). In crescita anche le rinfuse liquide (+15,6%; +161.474), per un totale di 1.194.688 tonnellate.
Nella categoria “automezzi”, si segnala la crescita dell’8,3% (+15.390) delle “auto in polizza” per un totale di 200.969 auto movimentate. Segnali positivi dal porto di Fiumicino che registra un costante aumento (+10,6%) del traffico complessivo, costituito essenzialmente dai prodotti raffinati che servono l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, che superano i 3,4 milioni di tonnellate totali (3.414.153). Nel porto di Gaeta si evidenzia l'incremento del 17,8% delle merci solide (782.377 tonnellate totali) che bilanciano il calo del 10,8% delle merci liquide e contribuiscono, così, a mantenere sostanzialmente stabile il traffico complessivo del porto gaetano che, in totale, movimenta 1.799.438 tonnellate.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, ha presentato stamane alla Camera la proposta di riforma della legge 54/2006 sull’affidamento condiviso dei minori. L’iniziativa, promossa, con il contributo della senatrice Paola Binetti, mira a correggere le criticità della normativa vigente che, in molti casi, ha esposto i bambini al rischio di rimanere in contatto con genitori maltrattanti. “Nel 2023 le Forze di Polizia -spiega una nota- hanno ricevuto oltre 13.700 richieste di intervento per violenza domestica e negli ultimi cinque anni 427.000 minori sono stati esposti a maltrattamenti. In circa il 42% dei casi le violenze si sono consumate alla presenza dei bambini, con conseguenze devastanti sul loro sviluppo psicologico ed emotivo”.
“La proposta di legge punta a introdurre criteri più stringenti per l’affidamento, prevedendo l'affido esclusivo al genitore non violento nei casi di maltrattamento, il divieto dell’utilizzo della Sindrome di alienazione parentale (Pas) nei tribunali e procedure d’urgenza per la tutela dei minori”.
“La sicurezza dei bambini deve venire prima di qualsiasi principio astratto di bigenitorialità evitando che vengano affidati a genitori violenti” ha affermato Cesa, sottolineando l’importanza di una riforma che garantisca ai minori un futuro protetto. “Da sempre impegnati nella difesa della dignità della famiglia sottolineiamo l'urgenza di proteggere i figli da ogni situazioni di abuso” ha aggiunto Binetti, sostenendo che la famiglia deve restare un luogo di amore e crescita e non di paura e coercizione.