Un “casual Internet gaming” virale
Con il ritiro dal mercato di Flappy Bird, per decisione dello stesso ideatore (il vietnamita Dong Nguyen, stressato dal successo planetario della sua creatura), e ormai intiepiditasi la passione per Ruzzle, una nuova mania sta facendo macinare chilometri sugli schermi di tablet e smartphone. Nello schema, invece delle lettere, compaiono i numeri. L’obiettivo non è di trovare il maggior numero di parole possibile, bensì di andare il più avanti possibile. Come? Sommando le caselle con la stessa cifra, tutte contraddistinte da un 2 o da una potenza di 2 (4, 8, 16, 32, 64…). Parliamo di 2048, uno sliding puzzle (“puzzle a scorrimento”) diffuso on-line dal suo diciannovenne inventore, Gabriele Cirulli, lo scorso 9 marzo. Nell’arco di una manciata di ore – incredulo lo stesso ideatore – ha iniziato a diffondersi in rete più velocemente di un pericoloso virus. Così come avvenuto per Ruzzle, già poco dopo la pubblicazione, sono apparsi, sui social network, i primi screenshot con punteggi sempre maggiori.
2.048? Macché: 131.072
A dare una mano all’affermazione di 2048 è stata la meccanica di gioco, abbastanza semplice. Si parte da un quadrato formato da 16 caselle (4 x 4), alcune delle quali sono perlopiù occupate da un 2 o da un 4. Spostandosi con i tasti freccia verso l’alto o verso il basso, oppure a destra o a sinistra, si devono far collidere due caselle dall’identico valore, riempiendone così una terza con un numero pari alla somma dei numeri contenuti nelle due di partenza: facendo “scontrare” due tessere da 4 se ne riempie una da 8, se le due tessere sono da 8 quella riempita sarà da 16 e così via. Il primo traguardo, somma dopo somma, è quello di raggiungere i 2.048 punti, indicato con una bella casella di colore oro: il percorso, iniziato con anonime tessere grigie con su scritto 2, era proseguito con colori via via più vivaci o appetibili. Attenzione al tragitto, che consente di accumulare a sua volta un certo punteggio: chi risolva il tutto in quattro e quattr’otto, con poche e abilissime mosse, viene penalizzato rispetto a chi abbia intrapreso un cammino più lungo e articolato.
Una volta attirati nella spirale del gioco non ci si accontenta del minimo risultato (2.048); si tira invece dritti verso il paradiso dei giocatori, fissato a 131.072, la combinazione più alta ottenibile (pari a 2 elevato alla diciassettesima). In ogni caso il gioco, per ammissione dello stesso Cirulli, non è proprio farina del suo sacco; ricalca 2048 di Saming, 1024 di Veewo Studio e il primo della serie: Threes, della premiata ditta Sirvo (Greg Wohlwend e Asher Vollmer, lanciato all’inizio del 2014. Tutti precedenti che non hanno però ottenuto lo stesso, clamoroso successo del videogame del giovanissimo italiano.
Cloni di un clone
La fortuna arrisa a 2048 è dovuta anche al fatto che il gioco è open source: chiunque può utilizzarne il codice sorgente e procurarsene una versione personalizzata, e così hanno fatto in molti. Tra le versioni più gettonate: 2584, con la sequenza di Fibonacci, e 2048 Chemestry, con gli elementi della tavola periodica. Nella prima l’obiettivo è di raggiungere 2.584, il diciottesimo numero della sequenza di Fibonacci (1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, ecc.). Anche in questo caso il meccanismo di gioco è semplice: basta far collidere un numero con il suo conseguente nella serie (quindi l’1 con l’1, l’1 con il 2, il 2 con il 3, ecc.). Nella versione “chimica”, inventata da Misho M. Petkovic (si proclama hacker e anarchico), si parte dall’idrogeno (H, numero atomico 1), il quale, scontrandosi con l’idrogeno, crea l’elio (He, n. a. 2); l’elio, scontrandosi con l’elio, crea il litio (Li, n. a. 3) e via di questo passo.Qualcosa,
2 più 2, in effetti, farebbe 4 (Berillio, n. a. 4). Ma cosa volete che sia? Mica stiamo giocando al Piccolo chimico. E in soccorso, in ogni caso, può venire il numero di massa.
di Massimo Arcangeli, Sandro Mariani e Antonio Del Maestro