La nave lascerà il Giglio mercoledì 23 luglio. "Questa notte ci saranno venti a trenta nodi. La condizione meteo ha pesantemente inciso", dice il capo della protezione civile Franco Gabrielli. Costa: "le attività di manovra del relitto inizieranno a partire dalle 8.30 del mattino, dopo sarà necessario interrompere il traffico dei traghetti per 4-6 ore"
Dal Giglio arriva ancora la notizia di un rinvio per la partenza della Concordia: la nave lascerà l’isola mercoledì 23 luglio per il porto di Genova. La decisione, secondo quanto si apprende, sarebbe legata ai ritardi delle operazioni di rigalleggiamento. “C’è qualche lavoro da finire, sono rifiniture, che possono essere terminate in giornata o in nottata”, ha detto Sergio Girotto, project manager per Micoperi, parlando della Concordia. Le operazioni di rigalleggiamento della nave continuano nonostante il forte vento e durante la notte la nave è emersa di quasi 11 metri. Restano quindi ancora circa 3 metri per raggiungere il pescaggio finale. Il cassone S4 ha quasi raggiunto la sua posizione, mentre restano da abbassare i cassoni S5 e S14 prima che la nave possa partire per il suo ultimo viaggio. “Il nostro obiettivo è l’emersione di 17,5 metri ed è possibile farlo” ha affermato Franco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione della Costa Concordia.
“Il trasferimento è complesso e per cinque giorni presenta pericoli”, ma “per ogni pericolo è stata predisposta una risposta efficace. Sono state prese precauzioni lungo il percorso, soprattutto per le sostanze contenute nello scafo: solfuri, rame, ftalati, idrocarburi pesanti e tensioattivi anionici. Sarà tutto smaltito in sicurezza”. Lo assicura il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, in un’intervista alla Stampa. Il recupero della Concordia pone una luce su quella che è non solo la competenza, ma anche la preparazione dei nostri ingegneri navali. “Stiamo parlando di figure professionali richieste dal mercato del lavoro, nazionale e internazionale” dice Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri italiani. “Finora sta andando tutto bene nonostante i soliti imprevisti del maltempo. Chi gestisce le operazioni ha tutti i margini per portare il tutto a buon fine”.