L'esplosione delle fléchette causa una pioggia di frammenti di metallo che non fanno distinzione tra militari e cittadini. Amnesty International conferma: "Queste armi non possono essere usate nelle aree popolate dai civili" come i territori palestinesi. L'esercito israeliano non ha mai negato di averle utilizzate in passato
L’esercito israeliano starebbe usando le fléchette, freccette d’acciaio i cui frammenti vaganti sono considerati altamente pericolosi, e possono essere addirittura letali. La loro esplosione, infatti, determina una pioggia di migliaia di piccoli dardi di metallo, che non fanno distinzioni tra militari e civili. Lo riporta il quotidiano inglese The Guardian, dando spazio alla denuncia di Palestinian Centre for Human Rights (Pchr), un’organizzazione per i diritti umani con base a Gaza city. Amnesty International conferma che secondo la Corte internazionale questa freccette omicida non possono essere utilizzate “nelle aree popolate dai civili“, come i Territori palestinesi. L’associazione per i diritti umani lo specifica in un rapporto in merito al possibile utilizzo di queste armi da parte di Israele nel conflitto di Gaza del 2008-2009.
Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico, il 17 luglio diverse fléchette sono state trovate nel villaggio di Khuzaa, nella Striscia di Gaza. Una di queste, ha colpito un civile, Nahla Khalil Najjar, 37enne palestinese. E l’esercito israeliano, scrive The Independent, non ha mai negato di averle utilizzate in passato. Non è la prima volta, infatti, che Israele usa questo tipo di armi nello scontro armato con Hamas. Nel 2001-2002 l’organizzazione israeliana B’Tselem aveva documentato la morte di nove palestinesi a Gaza per l’uso di queste armi. Quando diverse fléchette, solitamente non più lunghe di 4 centimetri, sono messe dentro un’unica munizione (per proiettili o per razzi) poi fatta esplodere, le frecce sono disperse in uno spazio relativamente ristretto. Il loro obiettivo è procurare danni ad un numero elevato di bersagli posti in un luogo circoscritto. L’uso di fléchette era stato provato anche nel conflitto tra Israele ed Hezbollah in Libano, dove diversi civili – tra cui donne e bambini – erano rimasti feriti.
La Corte suprema israeliana nel 2002 aveva dichiarato legale l’uso di questa esplosione di piccoli dardi, anche se nel 2011 l’ong B’Tselem aveva sottolineato quanto queste armi nascondano un alto rischio “particolarmente preoccupante” rispetto alla possibilità di “colpire civili innocenti”. Come riportato sulla stampa inglese, le Forze di difesa israeliana (Idf) non hanno nascosto di utilizzare le fléchette. “Usiamo solo armi che sono state considerate legali dal diritto internazionale”, ha risposto un portavoce dell’Idf di fronte ad una domanda diretta sulla possibilità di trovare ordigni di questo tipo tra le fila dell’esercito di Netanyahu. Il loro utilizzo, infatti, non è illegale “ma non può essere permesso in un territorio come la Striscia”, continua l’ong israeliana, dove non è possibile fare una distinzione netta tra i luoghi utilizzati dai civili e quelli dedicati al conflitto. Torna anche l’incubo delle armi al fosforo bianco. Nessun comunicato ufficiale, ma Al Jazeera ha postato su Twitter degli screenshot televisivi in cui si mostra l’utilizzo delle armi nella Striscia.