Il procuratore Raffaele Guariniello ha mobilitato gli ispettori delle Asl di tutta Italia. Il rischio è che gli operai che si sono occupati di eliminare le parti in amianto dalle vetture della cinese Great Wall Motors si siano ammalati di tumore. Un’inchiesta era stata avviata proprio dal magistrato torinese nel febbraio del 2014: la questione è legata alla presenza di parti realizzate con il materiale cancerogeno nelle guarnizioni dei tubi di scarico. Alla procura di Torino risulta che l’azienda avesse fatto alcune campagne di richiamo, chiedendo ai rivenditori di provvedere alla bonifica. Le Asl sono incaricate di verificare se ci siano stati casi di contaminazione tra i lavoratori delle concessionarie che hanno venduto le auto dell’azienda cinese, che potrebbero avere operato senza protezioni come guanti e mascherine.