Ho “conosciuto” Arturo e la sua storia circa due anni fa quando vidi un’immagine, in cui era fotografato sdraiato davanti ad un pannello raffigurante delle montagne innevate con lo sguardo perso nel vuoto. Sotto di lui e intorno a lui solo cemento. Rimasi a guardare quell’immagine per minuti senza riuscire a respirare, con la voglia di spaccare tutto ciò che avevo davanti per sfogare il mio senso di impotenza. Alcuni di voi penseranno, forse, che io sia esagerata e si esprimeranno con frasi denigratorie per sminuire i miei sentimenti o quelli di chi, come me, si batte per i diritti degli animali. L’atteggiamento empatico di una persona verso gli animali non è misurabile, discutibile, non va ridicolizzato, non è traducibile come disadattamento né tantomeno segno di instabilità mentale.
Sono passati due anni da quella fotografia e Arturo è ancora relegato in quel piccolo recinto di cemento situato a Mendoza in Argentina, un luogo decisamente innaturale per le esigenze ambientali di un orso polare. Vive lì da circa venti anni e da due anni ha perso anche la sua compagna chiamata Pelusa. E’ stato definito l’orso più triste al mondo, non solo per la perdita della compagna, ma soprattutto perché Arturo è un animale “colpito da depressione, patologia che insorge spesso negli ospiti dei giardini zoologici. Si origina da una vita sempre più distante da ciò che l’evoluzione biologica ha costruito per la specie, lontana dalle naturali esigenze ecologiche e comportamentali che la cattività non potrà mai soddisfare. Aspettative frustrate che fanno insorgere la depressione che, in definitiva, non è che l’effetto di un disadattamento. Nel video non sfugge poi come Arturo sia afflitto da stereotipie locomotorie; va avanti e indietro in continuo, con movenze immutabili, lungo lo stesso tragitto, come si riscontra del resto per molte specie in cattività” spiega l’etologo Danilo Mainardi al Corriere.
E’ stata avviata una petizione, che vi invito a firmare, per chiedere di trasferire Arturo presso l’Assiniboine Park Zoo, dove c’è un centro specializzato per orsi polari. L’idea di spostarlo da una prigione all’altra non piace anche a me, sia chiaro! Non c’è alternativa! Non è possibile rilasciare in natura un orso cresciuto in cattività. La nuova sistemazione, però, può garantirgli almeno il freddo, una delle condizioni fondamentali per questo animale morfologicamente strutturato per vivere nei paesi innevati. Il direttore dello zoo di Mendoza si oppone al trasferimento già da diversi mesi, sostenendo che l’orso non riuscirebbe a superare l’anestesia e i due giorni di viaggio per raggiungere la destinazione. La vita di Arturo, dunque, è appesa ad un filo manovrato dalla mano di un uomo. Sarà lo stesso, che venti anni fa, ha deciso di averlo a tutti i costi come attrazione dello zoo? Poco importa. Adesso quell’uomo sta decidendo come deve morire Arturo, solo e depresso, senza dargli almeno la possibilità di provare a lottare per sopravvivere e raggiungere una nuova vita!
Ma non è tutto. C’è anche un’altra storia di cui parlare oggi, non meno importante di quella di Arturo, la mucca Camilla fuggita da un allevamento di Vinci, la notte tra il 15 e il 16 luglio. L’allevatore l’ha definita pericolosa e per questa ragione il comune ha emesso un’ordinanza che ne prevede l’abbattimento. Sono molti i casi di animali che si ribellano al loro destino, fuggendo da circhi, zoo, allevamenti; spesso, purtroppo, vengono nuovamente catturati, altre volte perdono la vita durante la fuga come nel caso della giraffa fuggita dallo zoo attendato ad Ostia.
Ad ogni modo le loro storie riscuotono tanti consensi, in molti si schierano dalla loro parte, non solo gli animalisti. La ragione, forse, sta nel fatto che vedono il loro coraggio e quella voglia di riscatto che tutti noi vorremmo avere per cambiare un mondo che non ci appartiene e che ci rende infelici. Resistenza Animale ha organizzato una protesta per ottenere l’asilo politico per Camilla, che con la sua fuga chiede “espressamente di schierarsi chiaramente contro ogni sfruttamento”. I sostenitori hanno anche trovato per Camilla un posto che possa accoglierla degnamente. Non lasciamo che venga abbattuta o venga catturata per essere riportata nell’allevamento dove trascorrerebbe la sua vita come fattrice. Per essere solidali con Camilla possiamo partecipare alle varie proteste proposte su questa pagina. Io sto con Camilla e voi?
Tamara Mastroiaco
Giornalista, speaker e dj. Attivista per l'ambiente e gli animali
Ambiente & Veleni - 23 Luglio 2014
Animali maltrattati: l’orso Arturo condannato a morte
Ho “conosciuto” Arturo e la sua storia circa due anni fa quando vidi un’immagine, in cui era fotografato sdraiato davanti ad un pannello raffigurante delle montagne innevate con lo sguardo perso nel vuoto. Sotto di lui e intorno a lui solo cemento. Rimasi a guardare quell’immagine per minuti senza riuscire a respirare, con la voglia di spaccare tutto ciò che avevo davanti per sfogare il mio senso di impotenza. Alcuni di voi penseranno, forse, che io sia esagerata e si esprimeranno con frasi denigratorie per sminuire i miei sentimenti o quelli di chi, come me, si batte per i diritti degli animali. L’atteggiamento empatico di una persona verso gli animali non è misurabile, discutibile, non va ridicolizzato, non è traducibile come disadattamento né tantomeno segno di instabilità mentale.
Sono passati due anni da quella fotografia e Arturo è ancora relegato in quel piccolo recinto di cemento situato a Mendoza in Argentina, un luogo decisamente innaturale per le esigenze ambientali di un orso polare. Vive lì da circa venti anni e da due anni ha perso anche la sua compagna chiamata Pelusa. E’ stato definito l’orso più triste al mondo, non solo per la perdita della compagna, ma soprattutto perché Arturo è un animale “colpito da depressione, patologia che insorge spesso negli ospiti dei giardini zoologici. Si origina da una vita sempre più distante da ciò che l’evoluzione biologica ha costruito per la specie, lontana dalle naturali esigenze ecologiche e comportamentali che la cattività non potrà mai soddisfare. Aspettative frustrate che fanno insorgere la depressione che, in definitiva, non è che l’effetto di un disadattamento. Nel video non sfugge poi come Arturo sia afflitto da stereotipie locomotorie; va avanti e indietro in continuo, con movenze immutabili, lungo lo stesso tragitto, come si riscontra del resto per molte specie in cattività” spiega l’etologo Danilo Mainardi al Corriere.
E’ stata avviata una petizione, che vi invito a firmare, per chiedere di trasferire Arturo presso l’Assiniboine Park Zoo, dove c’è un centro specializzato per orsi polari. L’idea di spostarlo da una prigione all’altra non piace anche a me, sia chiaro! Non c’è alternativa! Non è possibile rilasciare in natura un orso cresciuto in cattività. La nuova sistemazione, però, può garantirgli almeno il freddo, una delle condizioni fondamentali per questo animale morfologicamente strutturato per vivere nei paesi innevati. Il direttore dello zoo di Mendoza si oppone al trasferimento già da diversi mesi, sostenendo che l’orso non riuscirebbe a superare l’anestesia e i due giorni di viaggio per raggiungere la destinazione. La vita di Arturo, dunque, è appesa ad un filo manovrato dalla mano di un uomo. Sarà lo stesso, che venti anni fa, ha deciso di averlo a tutti i costi come attrazione dello zoo? Poco importa. Adesso quell’uomo sta decidendo come deve morire Arturo, solo e depresso, senza dargli almeno la possibilità di provare a lottare per sopravvivere e raggiungere una nuova vita!
Ma non è tutto. C’è anche un’altra storia di cui parlare oggi, non meno importante di quella di Arturo, la mucca Camilla fuggita da un allevamento di Vinci, la notte tra il 15 e il 16 luglio. L’allevatore l’ha definita pericolosa e per questa ragione il comune ha emesso un’ordinanza che ne prevede l’abbattimento. Sono molti i casi di animali che si ribellano al loro destino, fuggendo da circhi, zoo, allevamenti; spesso, purtroppo, vengono nuovamente catturati, altre volte perdono la vita durante la fuga come nel caso della giraffa fuggita dallo zoo attendato ad Ostia.
Ad ogni modo le loro storie riscuotono tanti consensi, in molti si schierano dalla loro parte, non solo gli animalisti. La ragione, forse, sta nel fatto che vedono il loro coraggio e quella voglia di riscatto che tutti noi vorremmo avere per cambiare un mondo che non ci appartiene e che ci rende infelici. Resistenza Animale ha organizzato una protesta per ottenere l’asilo politico per Camilla, che con la sua fuga chiede “espressamente di schierarsi chiaramente contro ogni sfruttamento”. I sostenitori hanno anche trovato per Camilla un posto che possa accoglierla degnamente. Non lasciamo che venga abbattuta o venga catturata per essere riportata nell’allevamento dove trascorrerebbe la sua vita come fattrice. Per essere solidali con Camilla possiamo partecipare alle varie proteste proposte su questa pagina. Io sto con Camilla e voi?
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Reggio Calabria, 21 dic. - (Adnkronos) - Avrebbero violentato in gruppo una ragazzina, costringendola ad accettare di venire filmata durante il rapporto sessuale per poi deriderla con insulti. È con queste gravi accuse che la polizia di Palmi, con il supporto di agenti di Siderno, ha arrestato tre giovani, all’epoca dei fatti minorenni, responsabili di violenza sessuale di gruppo aggravata nei confronti di una minore.
Il blitz della polizia è scattato alle prime luci di questa mattina, in esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal gip presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal procuratore Placido di Palma.
L’attività investigativa, condotta anche col supporto delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha portato a ritenere la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre indagati che, "sia pur giovanissimi - si legge in una nota - avrebbero compiuto reiterate violenze sessuali di gruppo in pregiudizio di una minorenne, consumate nell’arco temporale che va da gennaio 2022 sino agli inizi di novembre 2023".
(Adnkronos/Dpa) - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e altri alti funzionari, tra cui la ministra degli Interni Nancy Faeser e il ministro della Giustizia Volker Wissing, hanno visitato la scena dell'attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo. Stamattina il ministro Faeser ha ordinato che tutte le bandiere su tutti gli edifici federali siano issate a mezz'asta. Una cerimonia commemorativa si terrà nella cattedrale di Magdeburgo alle 19.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "La legge di Bilancio del Governo Meloni si basa su due pilastri: una ingiustizia e una bugia. Una grande ingiustizia perché in barba alla Costituzione il prezzo di questa manovra sgangherata sarà pagato dalle fasce più deboli e fragili della società: lavoratori, pensionati, redditi bassi. E una grande bugia perché proprio a quelli, ai più fragili, ai meno protetti, avevate promesso tagli alle tasse, aumento delle pensioni, incremento dei salari". Lo afferma la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga.
"Non c'è nulla, nemmeno una delle promesse elettorali annunciate dalla destra. È diventata una legge mancia, un insieme di misure sbagliate, inefficaci e inique", conclude.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - “La Camera ha approvato ieri la terza legge di Bilancio del Governo Meloni. Con senso di responsabilità e coerenza proseguiamo nella strada intrapresa che ha già portato a far riaccendere i motori della nostra Nazione. Sosteniamo famiglie e imprese che assumono, rendiamo strutturale il taglio del cuneo fiscale, investiamo più risorse sulla sanità, senza dimenticare la fondamentale tenuta dei conti pubblici. Continuiamo a lavorare per il bene dell’Italia e i risultati lo dimostrano. Lo spread crolla e cresce la fiducia dei cittadini. Andiamo avanti così a testa alta”. Così il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli.
Berlino, 21 dic. (Adnkronos/Afp) - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è arrivato a Magdeburgo, dove ha visitato il luogo dell'attentato di ieri sera contro un affollato mercatino di Natale, in cui sono morte 4 persone. Scholz è stato raggiunto da numerosi politici nazionali e regionali, tutti vestiti di nero, che hanno deposto dei fiori fuori dalla chiesa principale.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "Ha vinto la giustizia e il buonsenso. L’assoluzione piena di Matteo Salvini nel processo Open Arms, con la formula ‘il fatto non sussiste’, certifica l’infondatezza delle accuse mosse contro di lui, restituendo piena dignità e correttezza alle decisioni prese nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali, in qualità di ministro dell’Interno, e confermando l’integrità delle azioni intraprese a tutela del Paese e della sicurezza nazionale". Lo afferma il sottosegretario all’Economia, Sandra Savino.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - “Nell’esame della legge di Bilancio il Governo ha accolto un ordine del giorno di Mara Carfagna con cui si impegna a valutare l'opportunità di introdurre un ‘buono scuola’ a favore delle famiglie che scelgono per i propri figli una istituzione scolastica paritaria. È un segnale importante, su una misura di assoluto buonsenso, ricordando che le scuole paritarie svolgono a tutti gli effetti un servizio pubblico e che in alcuni contesti rappresentano l’unica possibilità educativa presente sul territorio. Evitarne la chiusura è quindi interesse di tutti. Allo stesso tempo è giusto e doveroso garantire la libertà di scelta educativa, aiutando anche le famiglie che scelgono la scuola paritaria ad affrontare le rette scolastiche e le altre spese relative all’educazione dei figli. Chi grida allo scandalo fa solo demagogia”. Lo dichiara Maurizio Lupi, presidente di Noi moderati.