Le sirene dei rimorchiatori e delle barche presenti in mare, gli applausi delle centinaia di persone presenti, le campane delle chiese e le lacrime del sindaco Sergio Ortelli: è questo l’addio dell’Isola del Giglio alla Costa Concordia, che ha lasciato l’Isola in direzione del porto di Genova dove verrà smantellata. Intorno alle 8 e 30 sono cominciate le manovre di rotazione della nave. Il relitto è stato ruotato di 90 gradi, in modo da ‘guardare l’Argentario’, verso est e poi con la prua a nord, verso Genova. E intorno alle 11 e 30 il rimorchiatore ha acceso i motori per iniziare la navigazione che procede alla velocità di 1,9 nodi. Il viaggio dal Giglio a Genova del relitto sarà lungo 180 miglia nautiche, circa 330 chilometri, e durerà cinque giorni ad una velocità media di circa 2 miglia l’ora.
A bordo è salito anche il nucleo speciale ricerche subacquee dei vigili del fuoco che, una volta che la nave sarà partita riprenderanno le ricerche del corpo della 32esima vittima, Russel Rebello. L’ultimo gesto prima della partenza è stato il taglio del cavo che teneva ancora ancorata la nave all’Isola del Giglio. E’ stato Wietsman Roets, sudafricano, che a bordo del rimorchiatore Sarom VIII ha reciso l’ultimo legame tra lo spettro della Concordia e l’isola. “Un’emozione enorme e un onore. Sì, sono stato io”, ha commentato l’uomo.
Un lungo applauso nel Centro di coordinamento delle operazioni di rimozione è scoppiato quando è stata data la comunicazione dell’arrivo dell’ultimo via libera per la partenza. Nel centro operativo anche il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli e il sottosegretario Graziano Delrio. Ottimismo e allo stesso tempo prudenza. Sono questi i sentimenti del team che ha seguito i lavori per far riemergere il relitto della nave affondata nel gennaio 2011 dopo lo sciagurato inchino del comandante Schettino che provocò 32 morti. “Oggi mettiamo un punto ma il traguardo lo vedremo solo a Genova“. Questo il commento del numero uno della Protezione civile. “Per il parbuckling avevo detto che avevamo vinto il gran premio della montagna più difficile – ha sottolineato – oggi siamo davanti alla scritta ‘ultimo chilometro’ e dobbiamo ancora percorrerlo. Solo quando saremo a Genova canteremo vittoria”. “Credo comunque – ha concluso – che questa operazione sia anche uno spot per il Paese”. “Questo è il nostro Paese, che sa imparare dai propri errori, anche dagli errori dei singoli”. Così durante una conferenza stampa al Giglio sulla Costa Concordia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Delrio ha aggiunto che “il Paese ha fatto sistema per rimediare l’errore di un singolo che tutta la comunità ha pagato”. “Sta andando tutto secondo i piani, è un grande giorno per il Giglio ma solo una volta che saremo a Genova potremmo rilassarci”. Così un commosso Nick Sloane, il regista delle operazioni di rigalleggiamento, ha salutato i cronisti che lo attendevano sul molo dell’Isola del Giglio prima di salire a bordo della Concordia e guidare le operazioni per la partenza per Genova.
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Costa Concordia prepared for dismantling 3
Durante le manovre di rotazione c’è stato anche un piccolo fuori programma. La Guardia Costiera ha fermato e riaccompagnato al porto del Giglio il marinaio solitario che a bordo di una piccola imbarcazione a vela ha violato lo spazio di interdizione attorno al relitto della Concordia navigando ed esponendo uno striscione con scritto: “Grazie a tutti”. La piccola performance è stata seguita con curiosità dalle decine di persone assiepate sul molo per seguire le ultime operazioni di rimozione della nave. Il navigatore solitario è Argentino Pini, uno storico skipper del Giglio.
Se durante la navigazione verranno registrati venti superiori a 15 nodi e onde di oltre 2 metri, la Concordia potrebbe uscire dalla rotta prevista, come hanno spiegato nei giorni scorsi i tecnici, e avvicinarsi alla costa in modo da poter proseguire il viaggio in condizioni più sicure. Una volta arrivata a Genova, dice ancora il progetto della Costa, la Concordia verrà sistemata lungo la diga esterna del terminal container di Voltri e, successivamente, in banchina: sarà questa la fase in cui il relitto sarà alleggerito attraverso la rimozione degli arredi che si trovano nei ponti al di sopra della linea di galleggiamento. La nave sarà poi spostata al ‘Molo ex superbacino’ per la demolizione dei ponti e dei cassoni che hanno consentito il rigalleggiamento. Infine, quel che resta della Concordia sarà portato al ‘bacino 4’ per “tutte le operazioni restanti da eseguire in bacino di carenaggio, fino allo smantellamento finale e riciclaggio completo del relitto”.