Per tornare al punto: se la legge elettorale è incostituzionale ne deriva necessariamente che tutto quello che discende da quella legge è incostituzionale anch’esso ed in particolare Parlamento, PdR, governo sono anch’esse incostituzionali. Da ciò, sempre necessariamente, consegue che:
1) un Parlamento incostituzionale tutto può fare tranne che modificare la Costituzione perché a distanza anch’essa potrebbe essere dichiarata incostituzionale;
2) dopo la sentenza della Corte Costituzionale in un paese democratico il Parlamento avrebbe dovuto e potuto fare una sola cosa: una legge piccola piccola per sanare lo sfregio del Porcellum e rimettere in funzione la legge elettorale precedente cioè il Mattarellum;
3) a questo punto il Presidente della Repubblica, avrebbe dovuto sciogliere le Camere e mandarci al voto. E forse avremmo potuto contemporaneamente anche votare per i membri dell’Assemblea Costituente sottraendo ai politici il compito di riformare la Costituzione.
Così, soltanto dopo le nuove elezioni avremmo avuto o un nuovo Parlamento legittimato a riformare eventualmente la Costituzione oppure, e meglio, direttamente i membri dell’Assemblea Costituente. Pertanto mi sembra che il punto fondamentale su cui martellare l’opinione pubblica è che l’attuale Parlamento e l’attuale governo sono illegittimi e quindi non debbono e non possono, riformare né la Carta Costituzionale, né la legge elettorale e che potremmo rimettere in vigore immediatamente il Mattarellum.
Questo mi sembra il punto su cui battere e non i singoli punti delle riforme, più o meno obbrobriosi e reazionari nel loro insieme comunque. Per cui propongo:
1) insistere nel sostenere e nello spiegare che chi sta facendo le riforme non è legittimato a farle;
2) pretendere che si rimetta in funzione subito il vecchio Mattarellum;
3) ben sapendo che dovremmo andare al voto ma che alla sola parola “elezioni” tutti scatteranno dicendo che le attuali condizioni economiche non ce lo permettono, diciamo a Renzi di lasciar perdere tutte le riforme e mettere mano, se sa, all’economia e poi si vada comunque subito al voto con il redivivo Mattarellum.
Infine, vorrei dire ai parlamentari del M5S: non vi dividete su leader sì, leader no perché i leader servono, senza di loro non si va da nessuna parte. Ma sappiate che i leader servono ma non bastano. Pertanto stringetevi attorno a quelli che sono emersi e agli altri che potrebbero continuare ad emergere e continuate a lavorare seriamente perché comunque i leader, per quanto bravi, intelligenti, onesti non possono fare tutto da soli. E il nostro paese ha tanto bisogno di tutti voi perché ha bisogno di una classe dirigente tutta, tutta nuova, per cui c’è posto per tutti voi e tanti tanti altri. Vi voglio ricordare che l’Italia , ma non solo, sta vivendo un momento storico molto pericoloso e che per questo motivo una grande responsabilità ricade sul vostro movimento: voi siete l’unica forza veramente pulita, democratica e quindi l’unico punto di forza e di speranza che è rimasto al nostro paese per cui non vi potete permettere il lusso di dividervi, perché solo su di voi ricade la responsabilità del futuro del paese e se vi dividete voi dovremo espatriare tutti.
di Gabriella Bianchini
Scrivi le tue proposte di riforma perché nelle istituzioni i cittadini contino davvero
____________________________________________________________
Il blog Utente Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it,
Tra i post inviati Peter Gomez e la redazione selezioneranno quelli ritenuti più interessanti. E ogni giorno ne pubblicheranno uno. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio.
Se vuoi partecipare sottoscrivi un abbonamento volontario. Potrai così anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione, mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee, sceglierai le inchieste che verranno realizzate dai nostri giornalisti e avrai accesso all’intero archivio cartaceo.