“Astori o non Astori, se l’1 settembre le cose non saranno andate come speriamo, io mi dimetterò”: l’annuncio è di Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, che dopo esser stato ad un passo dall’acquistare il difensore del Cagliari, da un giorno all’altro lo ha visto alla corte della rivale Roma. Tutto è successo nel pomeriggio di ieri ed è continuato nella notte, quando Tare ha deciso addirittura di andare direttamente nel ritiro del Cagliari per capire se il difensore avesse firmato con i giallorossi o meno. Ma, intanto, con Astori che dormiva e Tare che cercava di calmare i tifosi arrabbiati, i romanisti su Twitter già si scatenavano facendo entrare Tare in topic trend e coniando l’hashtag #astorisiamonoi, parafrasando la famosa canzone di Francesco De Gregori.
Tutto inizia con la trattativa della Lazio per avere il difensore che fino a un anno fa era nell’orbita della Nazionale. Un’ultima stagione al di sotto delle aspettative e la mancata convocazione per i Mondiali in Brasile hanno fatto abbassare notevolmente il prezzo: si passa dai circa 15 milioni richiesti la scorsa stagione (che allontanò eventuali squadre interessate), ai 7-8 milioni che occorrono oggi per averlo. La Lazio è vicinissima, l’affare è fatto, dicono i giornali. L’accordo è stato trovato con il Cagliari e con il giocatore. Ma poi il difensore ci ripensa, c’è un interesse anche di Rudi Garcia, allenatore della Roma, e Walter Sabatini vorrebbe accontentarlo.
Tare non si arrende, non credeva di trovarsi in questa situazione con una promessa (ormai difficile da mantenere) fatta all’allenatore Pioli e ai tifosi. La frittata sembra fatta, Tare cerca di rassicurare tutti quelli che già chiedono le sue dimissioni per aver regalato Astori ai cugini giallorossi. Nella notte decide di partire verso Sappada, sede del ritiro del Cagliari. Prova in tutti i modi a far valere l’accordo trovato con il giocatore. Esce e tira un sospiro di sollievo, Astori non ha ancora firmato con la Roma. Ma intanto su Twitter i tifosi laziali chiedono le sue dimissioni e quelli giallorossi inventano un hashtag geniale: #astorisiamonoi, aggiungendo proprio come nella canzone “nessuno si senta escluso”.
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1 /9 I tifosi giallorossi prendono in giro i cugini laziali
I tifosi della Roma continuano a infierire nel rapporto già compromesso tra il presidente della Lazio Lotito e i tifosi. Twittano: “V’abbiamo alzato Astori in faccia”, continuando con “L’Astori siamo noi” senza far mancare riferimenti al patron biancoceleste: “Lotito resisti” e “Lotito uno di noi”. Al di là degli sfottò, tuttavia ormai pare compromessa la fiducia di tifosi e squadra nell’ex attaccante di Bologna e Lazio, Tare. Non si sa come andrà a finire la vicenda Astori. La Roma si sente al sicuro perché ha l’accordo con il Cagliari, ma il direttore sportivo della Lazio, che non avrà ancora riposato dopo la notte trascorsa in viaggio da un ritiro all’altro, è pronto ad assicurare che non hanno la firma del giocatore. Telenovele di calciomercato che fanno tanto divertire i tifosi della Roma, e non solo, sul web.
Twitter: @carlovalentino2