Il colosso cinese pubblico State Grid Corporation of China comprerà una quota della società che ha in pancia il 30% di Snam, il gruppo del gas e dei gasdotti, e (a breve) il 30% di Terna, l'operatore delle linee elettriche. L'accordo sarà firmato a fine mese. A annunciarlo il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, in missione in Cina. Il governo tenta di recuperare terreno sul fronte delle privatizzazioni dopo il mezzo flop della quotazione di Fincantieri e lo slittamento di quelle di Poste e Enav
L’accordo sarà firmato a fine mese. Ma ormai è ufficiale: il colosso cinese pubblico State Grid Corporation of China, come dire la più grande società elettrica del mondo, compra per 2 miliardi il 35% di Cdp Reti. Quest’ultima è l’azienda controllata da Cassa depositi e prestiti che ha in pancia il 30% di Snam, il gruppo del gas e dei gasdotti, e (a breve) il 30% di Terna, l’operatore della rete elettrica. Ad annunciare l’operazione è stato Pier Carlo Padoan: il ministro dell’Economia, in missione in Cina, ha detto ai giornalisti che l’intesa “sta per essere finalizzata” e ha confermato il valore della cessione per le casse pubbliche, pari a “circa due miliardi”. Padoan e i vertici di Cdp, Franco Bassanini e Giovanni Gorno Tempini, hanno in programma un incontro con il numero uno del gruppo cinese, Liu Zhenya.
Dopo il mezzo flop della quotazione di Fincantieri e il rinvio di quella di Poste italiane e di Enav (mercoledì l’amministratore delegato Massimo Garbini ha fatto sapere che “difficilmente potrà avvenire a novembre”), il governo Renzi tenta insomma di recuperare terreno sul fronte delle privatizzazioni. Da cui conta di ottenere ogni anno, di qui al 2017, una cifra pari allo 0,7% del Pil, cioè oltre 10 miliardi. Non per niente è tornata di attualità l’idea di vendere il 5% di Enel e Eni. Ma l’obiettivo della missione nella Repubblica popolare è più ampio: “Promuovere investimenti e partnership finanziarie e industriali”, ha riassunto via Twitter Bassanini. La Cdp e la sua omologa cinese, la China Development Bank, hanno infatti firmato un memorandum di intesa che prevede “l’istituzione di partnership” e “l’individuazione di aree potenziali di collaborazione” in vista di ulteriori investimenti di Pechino in Italia.
Quanto all’operazione sulle reti, va detto che attualmente la “scatola” Cdp Reti contiene solo il 30% di Snam. Ma a breve la Cassa depositi le conferirà il suo 29,8% di Terna. Ad acquisire la partecipazione di minoranza, che in seguito potrà salire fino al 49%, sarà State Grid International Development limited, interamente controllata da State Grid corporation. Che di recente ha firmato un accordo con Enel per una cooperazione su energie rinnovabili e “reti intelligenti” e secondo indiscrezioni è interessata anche a rilevare le attività del gruppo energetico in Romania.