Dopo riunioni frenetiche e lavori in notturna, il provvedimento sulla competitività è pronto. Le commissioni Industria e Ambiente al Senato hanno chiuso il testo che tocca argomenti diversi, tenuti insieme dall’orizzonte che sembra individuare il decreto: lo sviluppo. Tante le norme contenute: dall’energia alle tariffe elettriche, ma anche l’agricoltura, l’ambiente e l’efficienza energetica nell’edilizia scolastica, senza dimenticare il rilancio delle imprese, e una serie di disposizioni per ridurre le infrazioni europee. Ecco alcune delle misure portanti dei 345 articoli che compongono il decreto:
– Anatocismo: è stata soppressa la norma sulla capitalizzazione degli interessi, cancellando di fatto l’articolo 31 del provvedimento.
– Ilva: per il grande siderurgico è introdotto il prestito ponte; c’è anche il rafforzamento del ruolo del subcommissario ad hoc per il Piano di risanamento e lo sblocco delle risorse della famiglia Riva poste sotto sequestro.
– Doppia soglia opa: introduzione della doppia soglia opa al 25% per le società quotate, escluse le Pmi (l’altra soglia rimane al 30%) che invece potranno scegliere di inserire nello statuto una soglia compresa tra il 20% e il 40%; inoltre anche norme sulle azioni a voto plurimo.
– Rifiuti Lazio: poteri per forme “speciali” di gestione dei rifiuti al governatore del Lazio per “ordinanze urgenti”, compresa “la requisizione in uso degli impianti”.
– Soldi alle Poste: via libera al pagamento di 535 milioni di euro di crediti alle Poste italiane in risposta alla sentenza europea sugli aiuti di Stato.
– Sistri: da un lato lo stop all’affidamento del Sistri, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti, a Selex (Finmeccanica) dal 31 dicembre 2015; dall’altro, la proroga del contratto fino alla stessa data, e l’avvio della procedura per una nuova gara europea dal 30 giugno 2015.
– Taglia-bollette: arriva un nuovo spalma incentivi, per la riduzione del 10% delle bollette alle Pmi, con la riscrittura dell’articolo 26 (che lascia i saldi invariati, con un risparmio che si aggira sugli 800 milioni) e l’introduzione di opzioni per gli incentivi e tre scaglioni di riduzione. Inoltre, c’è la possibilità di cedere una quota dei diritti degli incentivi e una norma anti-contenziosi con accordi tra governo e banche, su cui si è anche apposta una clausola di salvaguardia.
– Fondi immobiliari Sgr: per le Sgr immobiliari proroga per un massimo di due anni del termine di durata dei fondi immobiliari quotati da loro gestiti.
– Nuova Sabatini: si accelera l’accesso alla nuova Sabatini, cioè agli incentivi alle Pmi per ammodernare l’apparato produttivo, per il Fondo di garanzia.
– Ace: potranno usufruire dell’Ace (Aiuti per la crescita) rafforzata anche le società quotate in “sistemi multilaterali di negoziazione”.
– Debiti Pa: chi vanta crediti con la Pa avrà tempo fino al 31 agosto 2014 per presentare istanza di certificazione, mentre le regioni commissariate o in Piano di rientro possono farlo a decorrere da 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto
– CDP: si introduce l’equiparazione della Cassa depositi e prestiti alle banche rispetto al trattamento di regime fiscale, e sarà applicabile l’addizionale Ires all’8,5 per cento.
Tra gli altri emendamenti approvati, norme sulle Ferrovie (regolazione graduale dei pedaggi), semplificazione per l’inizio delle attività, novità sui diritti di segreteria per le camere di commercio, multe per chi non rispetta i limiti sui bioshopper, esclusione della Valutazione di impatto ambientale postuma per il biogas, accelerazione di interventi contro il dissesto idrogeologico, accordo sul termovalorizzatore di Salerno con la nomina di un commissario straordinario “a tempo”.