Un “bombardamento nazista contro una scuola, rifugio di profughi”, accusano le autorità di Gaza. L’uccisione di donne e bambini è uno dei “crimini di guerra” di cui l’Onu parla da giorni. E l’edificio colpito oggi è gestito proprio dall’Unrwa, agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi.

Il segretario generale del Palazzo di Vetro Ban Ki-moon si dice sconvolto.

 

Nelle ultime due settimane osservatori dell’Unrwa avevano trovato depositi di razzi delle Brigate Ezzedin al Qassam, braccio militare di Hamas, in almeno due scuole della Striscia. Ma quella colpita dalle bombe israeliane conteneva centinaia di civili in fuga dai raid.

Per quante scuse e spiegazioni Gerusalemme si ingegnerà a trovare e fornire rappresenta il “danno collaterale” della sua operazione militare, un potentissimo boomerang, assai più efficace, e mortifero anche a livello di immagine, dei razzi lanciati da Gaza contro Israele.

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