L'emendamento è contenuto nel disegno di legge sulla Pubblica amministrazione approvato dalla commissione Affari costituzionali alla Camera che dà più poteri all'Autorità anticorruzione che potrà chiedere al prefetto il commissariamento per le aziende che gestiscono appalti di "forniture", ma anche per i "concessionari di lavori pubblici o servizi"
Un emendamento contenuto nel disegno di legge sulla Pubblica amministrazione affida più poteri al commissario Raffaele Cantone. Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione potrà chiedere al prefetto competente il commissariamento, per sospetta corruzione, per le aziende che gestiscono appalti di “forniture”, ma anche per i “concessionari di lavori pubblici o servizi”, anche in assenza di un procedimento penale.
L’emendamento riformulato al dl Pa-Expo, a firma del governo, è stato approvato dalla commissione Affari costituzionali alla Camera. Durante l’esame in commissione la modifica è stata riformulata e rispetto al testo originario salta le parole “di servizi”, in riferimento agli appalti. Inoltre, con la modifica l’Anac potrà prevedere il commissariamento anche per gli appalti in concessione, quelli assegnati senza gara e quindi “provvedere direttamente alla straordinaria e temporanea gestione dell’impresa” che gestisce i servizi. La nuova norma del governo include, ad esempio, anche i gestori aeroportuali.
Secondo l’esecutivo la modifica riequilibra l’articolo del dl sulle misure straordinarie per la prevenzione della corruzione, che fa inizialmente riferimento a situazioni anomale e fatti gravi. Gli ultimi, in ordine di tempo, gli scandali che hanno investito Expo a Milano e il Mose di Venezia.