Il giorno dopo la rimozione della nave, sull’Isola del Giglio è calata una quiete che non si avvertiva da almeno 900 giorni. In questo silenzio però, qualcuno grida perché non ci si dimentichi dei problemi che restano arenati sugli scogli dell’isola, in attesa di un soccorso che non arriva. E’ il sindaco Sergio Ortelli che – dopo aver vissuto in prima persona la tragedia del 12 gennaio 2012 – cerca di far conoscere al Paese un naufragio infinitamente più piccolo, ma importantissimo per il futuro dell’isola: quello della scuola. “I gigliesi sono costretti ad emigrare in ‘continente’ in cerca dell’istruzione per i loro figli – spiega Ortelli – perché qui non è garantito il diritto all’obbligatorietà scolastica”. Dopo l’appello al governo ed al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Delrio (caduto nel vuoto durante l’ultima conferenza stampa sulla rimozione della Concordia), il Sindaco, nonostante confidi nel fatto che la richiesta d’aiuto verrà prima o poi soddisfatta, ammette: “Una visita di Renzi sarebbe stata auspicabile” di Max Brod e Davide Vecchi

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