Il profumo e i sapori del Mediterraneo, dalle coste italiane che guardano al nord Africa fino al Medio Oriente e alle specialità che si gustano al confine tra Francia e Spagna. Si può trovare tutto questo a “Stragusto”, il festival del cibo da strada del Mediterraneo che fino a domenica 27 luglio anima uno dei luoghi storici di Trapani, la piazza del Mercato del Pesce.
La rassegna gastronomica, giunta alla sua sesta edizione, secondo una formula collaudata proporrà tutte le sere street food proveniente da diverse latitudini. Si può spaziare dalle prelibatezze locali, con cabbuci (panini farciti in vario modo, con ad esempio affettati o acciughe), arancini, frutti di mare e cuscus alla trapanese, per poi spostarsi nel palermitano con pane ca meusa (il panino con la milza di vitello insaporita da limone o caciocavallo), sfincioni (pan di pizza farcito) e crocché e arrivare fino a Pantelleria grazie a insalata, pasticciotti e ravioli panteschi. Ma non mancano neppure “u purpu” (il polpo) e i dolci dell’isola, a partire dai mitici cannoli, dal torrone e dalla granita, oltre a un’offerta che propone un viaggio in altre regioni italiane come il Friuli dei bocconcini di frico con polenta e la Toscana del lampredotto e dell’insalata di trippa.
Ma Stragusto è una manifestazione dal sapore internazionale, perciò accanto allo street food nostrano c’è spazio per specialità palestinesi (falafel, kebab e tabulè, un insalata di bulgur con spezie e verdure) e ad altre provenienti dal “Paese ospite” di questa edizione che sono i Paesi Baschi (come pintxos, stuzzichini da aperitivo simili alle tapas, e tortilla de bacalado). Il programma è poi completato da cooking show serali gratuiti (ma su prenotazione fino ad esaurimento posti) nei quali, con diretto coinvolgimento dei partecipanti, si approfondiranno il pesto e il cuscus alla trapanese, e da un convegno (venerdì 25 luglio alle 18.30) dal titolo “Agroalimentare, Identità, Cultura e promozione territoriale”. Un’esperienza da non perdere, insomma, nella quale le ricette ispirate dalle onde del mare si fondono con l’allegro rumore di sottofondo delle città mediterranee.