E infatti, per orchestrare un buon colloquio di lavoro su Skype, dovrete diventare anche un po’ registi e un po’ scenografi. Fate delle prove: vedetevi nel quadratino della vostra immagine prima di cominciare il collegamento. Si dovrebbe vedere tutta la vostra bella capoccetta, capelli o pelata inclusa, e lasciare un dito di spazio sopra. La videocamera dovrebbe essere appoggiata a un tavolo davanti a voi, al limite con un rialzo che consenta di avere la cam all’altezza dei vostri occhi. Non piazzatela troppo in basso, a meno di voler dare l’idea di essere un Duce. Nel senso negativo del termine: non ho scritto “leader”. Ma nemmeno troppo in alto, o darete l’effetto Fantozzi sulla sedia del Mega Direttore Naturale. Voi sedetevi comodi, con la schiena appoggiata allo schienale, su una poltrona magari con le rotelline, e ponete lo schermo a circa un braccio dal vostro viso: potrebbe essere necessario spedire un file all’ultimo minuto. Non consiglio di condividere lo schermo: appesantisce il computer e potrebbe far bloccare Skype.
Potete ora passare a ciò che appare sullo sfondo della vostra immagine. Perché spesso questi colloqui li fate da casa, giusto? Kant diceva che ciò che guidava la sua vita erano: “Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”. Non so cosa ci sarà sopra di voi, ma in un colloquio di lavoro è di capitale importanza che nulla di poco conveniente appaia dietro di voi. Cercate dunque di non far vedere la tazza del cesso di casa vostra, nemmeno se elegantemente arredata. Ma no assoluto anche alla più neutra cucina, per dire. O al letto sfatto. O al letto fatto a puntino. Niet assoluto a mogli, mariti, figli, nipoti, cugini, amici coi bonghi o senza, animali domestici e chiunque possa passare di continuo dietro, magari in mutande o con sole due gocce di Chanel numero 5 addosso. Consiglio personale: meglio prenderla alla larga e traslocare per la mezzora di “Skype interview” fuori da casa. Andate con il portatile in un ambiente d’ufficio, o anche una sana biblioteca in cui si possa parlare a voce non sussurrata. Lo sfondo professionale marca sempre benissimo, e vi fa apparire molto nella performance.
Necessarie le cuffiette alle orecchie: per concentrarsi, sentire bene, e sentire tutto. Non indispensabile, invece, la cuffia con microfono incorporato: dipende da quanto buono è il vostro computer, ma tenete presente che se il computer è di quelli costruiti da voi con le schede di Nuova Elettronica del 1978, e quindi occorrono cuffiette con microfono, apparirete come un addetto di call center. Non molto chic, a meno che stiate facendo domanda per un posto da addetto di call center.
Sembra tutto a posto, vero? Errore: manca una cosa fondamentale: un bicchiere d’acqua, anzi una bottiglietta piena d’acqua e un bicchiere. Perché dovrete parlare (non troppo, ma nemmeno troppo poco: tenete ogni vostra risposta, a parte la vostra presentazione, entro i 2 minuti, massimo 2 minuti e mezzo. Evitate accuratamente le risposte a monosillabi: è sempre il caso di argomentare, specie se il colloquio si svolge non nella vostra prima lingua) e prima o poi arriverà l’effetto azzeramento della saliva. Quindi, per evitare di biascicare ma anche per prendere degli utilissimi secondi dopo una domanda cui non sapete come rispondere, occorre possiate fare un elegante gesto e bere. Quindi no, non dalla bottiglia, grazie. E che sia acqua o caffè: le bibite con le bollicine vi fanno ruttare e chi si versasse due dita di vino o birra sarebbe capito con difficoltà anche nel caso di un colloquio con una ditta di import-export alcolici.
Cos’altro manca? Una risma di carta bianca e un paio di penne, per prendere appunti su quello che vi verrà detto. Potete anche corredare i lati dello schermo del vostro computer con informazioni fondamentali sul posto per il quale avete fatto domanda: nomi di persone, corsi, numeri, altri dati. Attenzione però, ché tutte le volte che distogliete gli occhi dalla lucina verde della videocamera, i vostri interlocutori se ne accorgono. Quindi, quando state improvvisando, guardate fissa la lucina e non il soffitto. Perché in videoconferenza si vede molto, ma molto di più.
A questo punto siete piuttosto pronti. All’ora convenuta, se siete un filo temerari, potete provare a fare uno squillo, per far capire che voi siete pronti prontissimi. Se però la controparte è in ritardo con un precedente candidato, potranno abortire la vostra chiamata. In tal caso, attendete di essere richiamati.
E in bocca al lupo, dopotutto, se va buca, potete sempre consolarvi col fatto che non avete mai desiderato di diventare Lilly Gruber.