Una frase indegna. Un concetto troglodita che dimostra lo spessore di una persona che dovrebbe governare il Calcio in Italia. Ma Carlo Tavecchio è anche noto alle cronache giudiziarie. Infatti, così come risulta da un’interrogazione parlamentare del 2010, il candidato alla Presidenza della Federcalcio Italiano ha anche subito numerose condanne penali passate in giudicato e nella precisione: anni 1 mesi 3 e giorni 28 di reclusione, oltre a multe e ammende per oltre euro 7.000,00 così articolate: falsità in titolo di credito continuato in concorso – Corte di appello di Milano- pena: reclusione mesi 4; violazione delle norme per la repressione dell’evasione in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto – Tribunale di Como, sentenza del 29 novembre 1994, pena: reclusione mesi 2 giorni 28, multa euro 1652,66; omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali – omissione o falsità in registrazione o denuncia obbligatorie – pretura di Como, sentenza del 2 luglio 1996, pena: reclusione mesi 3, multa euro 320,20; omissione o falsità in denunce obbligatorie – pretura di Como, sentenza del 7 luglio 1998, pena: reclusione mesi 3; abuso d’ufficio – Tribunale di Como, sentenza del 15 ottobre 1998, pena: reclusione mesi 3; violazione delle norme per la tutela della acque dall’inquinamento – tribunale monocratico di Como, sentenza dist. Erba, pena: multa euro 5.154,57.
Insomma il giusto curriculum italiano per ricoprire un ruolo di potere. Una persona scelta “sicuramente” per la sua competenza e la sua giovane età. Il solito caso Italiano. Mai che qualche ambiente ci sorprenda in meglio e dia l’esempio. E come se non bastasse un biglietto inaugurale degno della scanzonata commedia italiana anni ’80. In Italia il calcio è diventato da tempo un ambiente poco pulito. Gli intrecci criminali e affaristici legati al mondo del pallone sono oramai evidenti da tempo.
La situazione se si vuole cambiare veramente ha necessità di persone di specchiata moralità e imparzialità. Lontano dalla politica e da certi ambienti. Invece, come spesso avviene, ci ritroviamo con l’avere al comando uomini ben manovrabili e conniventi. Un mondo perennemente al contrario. E se anche lo sport viene definitivamente umiliato e svuotato dai suoi sani principi ci rimane ben poco da salvare in questa nostra società. Tavecchio è il caso che venga messo da parte e sollevato da ogni incarico federale già ricoperto. Vedremo se finalmente qualcuno riuscirà a fare la cosa giusta.