Sciopero generale e presidio a Roma davanti al Parlamento. I lavoratori Eni del petrolchimico di Gela (Caltanissetta) scendono in piazza, insieme ai tre sindacati confederali, per scongiurare la chiusura dello stabilimento. “Sarebbe la fine per la Sicilia e per i nostri figli, saremmo costretti ad emigrare con la valigia di cartone”, dicono. “Renzi sta distruggendo il sogno di Enrico Mattei che aveva detto a noi siciliani: non avrete più problemi di lavoro”. “Noi non ci rassegnamo – assicurano – daremo battaglia”. “Al governo, maggior azionista Eni – afferma il segretario generale Cgil Susanna Camusso – chiediamo di rispettare gli impegni assunti e di tutelare i lavoratori Eni e di tutto l’indotto” di Annalisa Ausilio
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