L'ex presidente dell'Antitrust, giudice della Consulta dal 2005, succede a Gaetano Silvestri. Il suo sarà un mandato breve, con scadenza il 6 novembre. L'attacco alla "corsa" alle riforme e l'esortazione al Parlamento: "Nomini i due giudici mancanti"
Giuseppe Tesauro è stato eletto presidente della Corte Costituzionale, con 7 voti favorevoli e 6 contrari. Tesauro, già presidente dell’Autorità antitrust dal 1998 al 2005, è poi diventato giudice costituzionale in quello stesso anno. Sostituisce Gaetano Silvestri, il cui mandato è scaduto il 28 giugno.
Quella di Tesauro sarà una presidenza breve, in quanto il suo mandato scadrà già il 6 novembre. “Per me la presidenza della Corte Costituzionale è una funzione di mero coordinamento -sono state le sue prime parole- e la formula latina ‘primus inter pares’ non deve essere una formula vuota. Quel che più mi attrae, assieme al rispetto delle regole, è il rispetto della collegialità”. Quanto al suo breve mandato di presidente della Corte Costituzionale, Tesauro con ironia osserva che “chi ci sta poco, può fare pochi danni… Questo già mi consola molto”.
Il neopresidente si è subito pronunciato in modo critico sulla “corsa” alle riforme in scena al Senato, e non solo. “Il Parlamento farebbe bene a fare al più presto le nomine dei due giudici costituzionali“, ha affermato, osservando che “l’attesa non fa bene né alle Camere né alla Corte Costituzionale, che ha bisogno di operare nella sua completezza”.