Secondo la marina libica, che ha messo in salvo i sopravvissuti, a bordo c'erano circa 150 persone. Decine i dispersi. Intanto proseguono gli sbarchi sulle coste siciliane. La fregata Espero ha soccorso un natante con 187 migranti. In arrivo a Porto Empedocle un mercantile liberiano con a bordo 112 uomini
Nuova tragedia dell’immigrazione al largo della Libia. Almeno 20 persone sono morte e decine sono ancora disperse in seguito al naufragio di un barcone a 100 km a est di Tripoli. “Una pattuglia della marina ha messo in salvo 22 migranti immigrati clandestini che erano aggrappati ai resti del loro barca”, ha detto il colonnello Kassem Ayoub, portavoce della Marina libica, aggiungendo che oltre venti corpi sono stati recuperati. Secondo i sopravvissuti – ha riferito – erano “circa 150” i migranti, provenienti dall’Africa sub-sahariana, a bordo dell’imbarcazione diretta verso le coste italiane e affondata al largo di Al Khums. I soccorsi sono al lavoro alla ricerca di altri possibili sopravvissuti, ha aggiunto.
Proseguono intanto anche gli sbarchi in Italia. Durante la notte la fregata Espero della Marina militare ha soccorso un natante con 187 migranti a bordo. Di questi, 31 sono donne e 6 minori. E a Porto Empedocle (Agrigento) è atteso l’arrivo del mercantile liberiano Perge, con a bordo 112 migranti di origine subsahariana soccorsi nel canale di Sicilia. Il trasbordo e lo sbarco in banchina dei profughi sarà seguito da motovedette della Guardia costiera e da unità navali dei Carabinieri e della Polizia, mentre a coordinare le operazioni è la Capitaneria.