Una citazione di Gramsci, il titolo a caratteri cubitali "Hanno ucciso l'Unità" e la vignetta di Staino. Solo quattro articoli in seconda e in terza, l'editoriale del direttore, la cronaca di ieri, la notizia sulla sospensione e la comunicazione del Cdr
L’Unità esce in edicola con sedici pagine bianche nel penultimo giorno di pubblicazione. Dopo la comunicazione di martedì sull’interruzione della diffusione, il quotidiano fondato nel 1924 da Antonio Gramsci si presenta con due sole pagine di contenuti. E’ un segno di protesta, “ma soprattutto di allarme. Per spiegare senza troppi giri di parole, come sarà il mondo dell’informazione senza la voce dell’Unità”. Così il direttore Luca Landò, nell’editoriale intitolato ‘E’ la terza volta che ci spengono, ma non ci fermiamo’, con cui spiega la scelta fatta oggi per il penultimo numero.
“La nostra storia non finisce qui. E’ la promessa che il segretario del Pd Matteo Renzi ha voluto inviare alla redazione de l’Unità nelle ore drammatiche della sospensione delle pubblicazioni e della messa in cassa integrazione straordinaria di tutti i dipendenti”, scrive il Cdr dell’Unità in un comunicato.“Prendiamo sul serio le parole del presidente del Consiglio. Per questa ragione il Cdr chiede un incontro urgente a Matteo Renzi e anche al presidente del Pd Matteo Orfini, nella certezza che il nostro appello verrà accolto”.