Dimenticatevi le auto blu, le cene di lusso nei ristoranti esclusivi o i weekend d’amore. L’appuntamento? Decide la rete. Il tempo libero? E’ in tour con Beppe Grillo. E poi c’è sempre l’agguato di un colpo di Stato o un’azione simbolica di protesta in Parlamento. Se una fidanzato (o un fidanzato) di un parlamentare a 5 stelle potesse parlare, ne avrebbe di storie da raccontare. Così ci pensano le web serie su Youtube di attiviste o simpatizzanti che raccontano la storia di cittadini catapultati sulla scena pubblica. Con lo stress da partecipazione e il terzo occhio della rete sempre pronto a controllare il comportamento dei propri portavoce. “Si dice il peccato ma non il pentastellato“, si giustificano le tre attrici di “Quelle che il Movimento”. Qualsiasi riferimento a fatti non accaduti non è voluto, per il resto chi sa non ha bisogno di essere nominato.
Sketch amatoriali o meno, rilanciati anche dal canale ufficiale M5S (La Cosa), le storie sono quelle di vita vissuta. “Vi siete visti? Esagerata. Ho detto scoop non miracolo”, dice l’attrice nella serie di Claudiafederica Petrella, Valentina Celentano e Carmen Di Lauro. Oppure ancora: “Ce l’hai fatta ad avere un appuntamento senza nemmeno passare dal collaboratore?”, “Sì ci vedremo giovedì e senza nemmeno aver parlato con la segretaria”. Anche se il gradino più difficile è quello degli attivisti: “Ha accettato l’appuntamento senza avere l’assenso della rete?”, chiede una delle tre amiche. “Tranquilla ormai è fatta, ci vorrebbe un colpo di Stato per non farci vedere”. Chiude la scena l’immagine del passaggio di consegne tra Enrico Letta e Matteo Renzi, segno che anche stavolta il parlamentare 5 stelle ha avuto qualcosa di meglio da fare.
Poi è la volta della moglie gelosa nella puntata di Alessandra Gianotti e Francesco Ratti. “Dove sei?”, chiede la donna. “In tour? Non sei mica Beppe Grillo”, dice l’attrice. “In pullman? Metti la videochiamata. Adesso guardo la diretta su La Cosa e controllo dove sei”. Iper-connessi, iper-rintracciabili e iper-visibili i 5 stelle sono a portata di fidanzati e mariti per monitorarne gli spostamenti. “A proposito ho visto lo streaming della diretta chi era la bionda vicino a te?. Un’attivista? Infatti mi è sembrata anche troppo attiva”. Senza dimenticare che i parlamentari si sentono indispensabili e non mancano un appuntamento: “Non sei Beppe Grillo. Non conti un bip”. E poi l’ultimatum: “O molli tutto oppure dico che dietro la voce varie dei tuoi rendiconti c’è una rata della tv. Così ti espellono e avrai rimborsi pieni, stipendio pieno e il giovedì sera prendi trolley e trenino e torni qui”. Si chiude il sipario e la moglie opta per una festa da Matteo Renzi.
Nella tragicommedia di una vita privata di un parlamentare grillino ci sono una serie di incontri saltati e mariti o mogli o fidanzate che aspettano a casa. “Mi ha chiamato un commesso della Camera”, confessa sconsolata una ragazza. “Sta facendo ostruzionismo e salta ancora l’appuntamento. Ma io quanto valgo?”. “Uno, vali uno”, gridano le amiche rievocando gli slogan a 5 Stelle. Insomma, morale della storia sarebbe stato meglio fidanzarsi con uno del Nuovo centrodestra. E si chiude con un sospiro.