“Grillo? Sono andati loro con le televisioni da lui e lo hanno messo al centro dei momenti di massimo ascolto. Santoro, Littizzetto e questi altri”. E’ la denuncia del leader radicale Marco Pannella nell’ultima spumeggiante puntata della conversazione settimanale con Massimo Bordin, nel consueto appuntamento domenicale di Radio Radicale. Come sempre, la trasmissione è un irresistibile balletto di gag, duelli faccia a faccia, incomprensioni, equivoci, fuorionda, fioretti grintosamente spianati. Su tutto aleggia la pungente ironia di Bordin, a intervalli ammansito e cristallizzato da uno stato di necessaria rassegnazione. Il primo argomento affrontato consiste nelle riforme costituzionali del governo Renzi, sul quale Pannella divaga, scomodando reminiscenze adolescenziali di epoca fascista e dirottando la discussione su altro. L’ex direttore di Radio Radicale sbuffa, mette le mani sul volto, si stropiccia gli occhi, tracanna acqua dalla bottiglietta di plastica, mugugna i suoi immancabili “vabbè”, alza le sopracciglia, gesticola in modo forsennato, poi sbotta, estenuato: “Marco, in parole povere,per il Senato che proponi?”. Ma il politico torna a bomba ancora su Grillo, sul quale osserva: “Gli ho mandato una lettera aperta vocale e gli ho detto: ‘Statti accorto, perché mandi al disastro quelli che si stanno affidando a te’”. Immancabile il fuori programma, come quello dell’operatore dell’emittente che corre avanti e indietro davanti alla telecamere, scatenando lo sguardo luciferino di Pannella. La tregua, tuttavia, è solo temporanea e la puntata riprende nerbo con le spassose scaramucce tra i due in tema di legge elettorale. Il dialogo va poi in picchiata verso un nuovo scontro, quando Pannella denuncia i “70 anni di antidemocrazia” e il giornalista fa il suo salace appunto: “Veramente sono 90 anni”. Pannella ribatte, tuffandosi in una surreale e ingarbugliata disquisizione su date storiche. E l’ex direttore di Radio Radicale lo invita a una maggiore precisione, osservando ironicamente: “Sai, ci sono anche gli esegeti di questa trasmissione”. Ma il leader radicale non vuole sentire ragioni e tra i due si scatena una nuova gazzarra, a stento arginata da Bordin. La giobbesca pazienza del giornalista però crolla rovinosamente nel finale, quando Pannella, parlando della situazione in Medioriente, afferma che la deputata di Forza Italia Fiamma Nirenstein non è abbastanza esperta dei problemi palestinesi di Gisella Ruccia